Genova – Una maestra costretta a difendere il proprio studente, disabile e di origine straniera, vittima di un grave episodio di razzismo sull’autobus. Sta facendo indignare la vicenda, denunciata sul blob “Sos donne” che vede vittima un bambino con alcuni problemi che stava viaggiando in autobus per andare ad un’uscita scolastica con i compagni e con le insegnanti.
Il piccolo era seduto accanto ad una donna che, ad un certo punto, avrebbe chiesto all’insegnante di spostarlo e aggiungendo “tanto non pagano il biglietto”.
Una frase che ha scatenato una reazione dell’insegnante, purtroppo nel silenzio generale del bus.
La maestra ha risposto alla signora che il bambino paga regolarmente il biglietto come tutti gli altri e che se non le andava bene il posto, poteva sempre spostarsi lei.
Secondo l’insegnante la donna “non era infastidita dalla sua disabilità, perchè, a volte, succede anche questo, ma dal colore della sua pelle”.
Una vicenda squallida che ben illustra come stia cambiando il senso comune e come certi comportamenti indegni di una società civile e sino a poco tempo fa condannati immediatamente dalla colletività, oggi siano considerati come “meno sconvolgenti” e persino tollerabili da un numero sempre crescente di persone.
Un campanello di allarme che dovrebbe invitare tutti alla riflessione perché si rischia di avvicinarsi troppo ad un punto di non ritorno.