Teatro Carlo Felice

Genova – Teatro Carlo Felice regolarmente aperto, questa sera, per lo spettacolo del “Trovatore”, nonostante lo stato di Allerta Rossa per maltempo e appelli al sindaco Marco Bucci perché non costringa dipendenti e spettatori che hanno pagato il biglietto a mettersi in movimento attraversando la città colpita dal disastro del maltempo.
Torna a divampare il “caso” dell’apertura del Teatro con allerta rossa, come era già avvenuto qualche settimana fa con una serata organizzata da un grande marchio commerciale genovese.
Allora la “difesa” fu che l’evento era “privato” ma oggi l’intervento del Comune e della Protezione Civile potrebbe certamente porre fine alla discussione ma, al momento, non ci sono disposizioni in tal senso.

Il caso scoppia con un post del Teatro che annuncia che gli spettatori che non potevano presenziare allo spettacolo delle 15 avrebbero potuto ricevere un nuovo biglietto per una nuova data.
Subito qualcuno si domanda come mai il Teatro, con Musei, centro commerciali, grandi negozi e mostre chiuse per maltempo, può continuare la normale attività.
Poi arriva l’appello di Gianni Pastorino, consigliere regionale di Leu

“Mi piacerebbe una volta per tutte sapere – scrive Pastorino su Facebook – nonostante le spiegazioni degli assessori competenti cosa si intende per allerta rossa. Perché io ho sempre inteso che essendoci in caso di allerta rossa un rischio molto elevato per la sicurezza delle persone fosse conseguente che tutte le attività non strettamente necessarie , tipo servizi sanitari o di soccorso attività di tutela del territorio e poche altre , dovessero essere sospese in maniera da non poter costituire causa di pericolo a persone . Ultimamente ho scoperto che tra le attività necessarie ci sono anche le attività svolte dal teatro Carlo Felice che indifferentemente alle dichiarazioni di allerta , e alla situazione in cui versa la città continua a funzionare : circa un mese fa per l’evento dedicato alla attività del gruppi Bagnara e oggi per la recita pomeridiana del Trovatore . Naturalmente tutto questo senza tener conto di chi va a lavorare al Carlo Felice , dei potenziali spettatori che devono muoversi in un territorio martoriato.
Alla faccia dei servizi e delle attività essenziali . In questa città si può , durante l’alleata rossa fermare l’attività scolastica , interrompere segmenti di trasporti ma non interrompere l’attività di un teatro .
In un paese e in una città ipocrita in cui ci preoccupiamo dopo di eventuali tragedie con manifestazioni di grande commozione” .

A rendere la cosa ancora più curiosa è il silenzio con cui il Teatro e il Comune hanno “risposto” alle polemiche e il fatto che altri teatri cittadini, mostre appena inaugurate ed eventi pubblici siano invece stati cancellati proprio per i pericoli potenziali rappresentati dall’ondata di maltempo.
Qualcuno, ironizzando in coda del post di Pastorino, si domanda se gli spettatori del Teatro Carlo Felice arriveranno a bordo di in sottomarino.