viadotto Bisagno autostrada a10Genova – I rappresentanti della Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia hanno incontrato oggi in Comune i comitati dei residenti sotto al viadotto Bisagno. I tecnici di Aspi hanno illustrato il progetto complessivo di ristrutturazione del viadotto, che si compone di due fasi. La prima, della durata di 28 mesi circa, prenderà il via i primi di marzo e riguarderà le pile 3, 4 e 5 e i relativi impalcati, cioè la parte dell’opera che insiste sulle abitazioni, dove sono già iniziate le operazioni di montaggio dei ponteggi.

La seconda fase, attualmente in progettazione, prevede lavori sul resto della struttura per altri 28 mesi (considerando l’avvio in contemporanea con gli interventi della fase 1) per una durata complessiva degli interventi ad oggi stimata in 42 mesi circa.

Il progetto prevede, oltre al ripristino conservativo dell’intera struttura, la sostituzione dei giunti, il rinnovamento dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche e l’adeguamento delle barriere di sicurezza, che rispetto alle attuali saranno in grado di garantire migliori prestazioni nei confronti degli urti e dotate di rete e pannello protettivo pieno, contro la caduta di oggetti.

I tecnici di ASPI hanno informato che, durante i lavori, verrà installata una doppia protezione in rete anticaduta e antipolvere, che farà da barriera contenitiva per la caduta accidentale di oggetti e per limitare al massimo la dispersione delle polveri. Inoltre, solo le aree adiacenti alle pile verranno transennate per la cantierizzazione, mentre i restanti parcheggi resteranno a disposizione della cittadinanza.

I lavori si terranno in orario sia diurno che notturno. Per ridurre il disagio, le lavorazioni più impattanti in termini di rumore si svolgeranno di giorno. ASPI inoltre attiverà un monitoraggio ambientale del cantiere per il controllo dei parametri ambientali (rumori, polveri, etc.) durante lo svolgimento delle attività.

Nel corso dell’incontro la Direzione di Tronco ha ascoltato le preoccupazioni e le richieste dei cittadini, dando massima disponibilità a ulteriori chiarime ti. Al termine si è deciso di convocare un nuovo confronto entro un mese per affrontare le richieste e le osservazioni emerse oggi da parte dei comitati su un piano più operativo. In particolare verrà valutata la proposta di un osservatorio ambientale gestito con il supporto di soggetti istituzionali.