Genova – E’ intervenuta anche la Procura della Repubblica per ribadire la necessità di limitare al minimo le uscite e la durata delle stesse rimanendo nel proprio quartiere.

Viste le numerose le denunce combinate per il mancato rispetto del DPCM emanato lo scorso 9 marzo, il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio ha diramato una circolare per ribadire le motivazioni delle uscite e per limitarle alla zona di residenza.

Sulla circolare, D’Ovidio spiega che “E’ consentito, all’interno della propria zona di residenza, uscire dalla propria abitazione per soddisfare le elementari esigenze di vita legate all’attività motoria e all’acquisto di beni in vendita presso gli esercizi commerciali dei quali sia stata autorizzata l’apertura”.

Una sottolineatura sulla zona di residenza necessaria, visti gli spostamenti compiuti da alcuni cittadini nel corso del fine settimana appena trascorso.

Il procuratore aggiunto ha in questo modo ribadito come il decreto del Presidente del Consiglio indichi come spostamenti da evitare i territori limitrofi o all’interno dei territori a eccezione delle eccezioni indicate come ragioni di salite, lavoro e necessità, indicando ancora una volta la possibilità di fare attività fisica ma non in gruppo o in modo da creare assembramento di persone.

2 Commenti

  1. Manca molta Chiarezza, infatti ogni giorno cambiano modulo di uscita.ma siamo in Italia..

  2. Se non vi sono supermercati nel comune di residenza,si muore di fame?

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