Festival di Sanremo 2021Sanremo (Imperia) – L’edizione numero 71 del Festival d Sanremo sembra non conoscere certezze e alle continue proposte di soluzione sulla presenza o meno del pubblico in sala, ora arriva un’altra proposta: spostare il festival al Forum di Assago.

L’idea è stata lanciata da Enzo Mazza, amministratore delegato di Fimi, la federazione che riunisce Sony, Universal, Warner e Bmg, le quattro principali major discografiche.

Dunque, l’edizione 2021 del Festival della Canzone Italiana non solo potrebbe essere senza pubblico, ma potrebbe addirittura lasciare l’Ariston e Sanremo.

Dalle colonne del Corriere della Sera Mazza ha voluto sottolineare le criticità del teatro, conosciute da oltre trent’anni e la possibilità di costruire una tecnostruttura in un’altra zona della città o addirittura spostare completamente la kermesse canora.

“Un evento televisivo come questo – ha ribadito Mazza – può essere realizzato ovunque. Penso ad esempio al Forum di Assago. Credo che la Rai abbia una capacità incredibile di organizzare eventi televisivi, lo ha dimostrato anche in una fase come questa, superando riti scolpiti nella pietra”.

Mazza ha poi continuato: “Se quest’anno è cambiata la prima della scala, trasformata in uno spettacolo tv proprio dalla Rai, può accadere anche a Sanremo”.

Ma un Sanremo senza Sanremo sarebbe davvero possibile?

Dall’anno della sua istituzione come concorso, Sanremo si è sempre svolto nella cittadina ligure. Dal 1951 al 1976 la location del Festival è stata il Casinò di Sanremo.

Dal 1977, con l’unica eccezione del 1990 quando il Festival si svolse al mercato dei fiori di Bussana, la sede è diventata quella del Teatro Ariston.

Provocazione o necessità, al momento però a tenere tutti sulle spine è la decisione del Cts che stabilirà se l’Ariston potrà o meno ospitare pubblico, composto da figuranti, equiparando di fatto il teatro a uno studio televisivo.

Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, nei giorni scorsi ha lanciato la proposta di un pubblico composto da personale sanitario vaccinato, un gesto anche di ringraziamento verso tutti i medici, infermieri e personale che in prima linea hanno fronteggiato la pandemia da Covid-19.

Nonostante l’annuncio delle date della manifestazione, dal 2 al 6 marzo, il verdetto del Cts potrebbe portare anche a uno slittamento del Festival o, nel peggiore dei casi, alla cancellazione dello stesso.