Nella foto, un “punteruolo rosso”

Genova – Ancora abbattimenti di alberi senza alcun preavviso alla popolazione e ancora proteste per il taglio di piante apparentemente sane.
Questa volta la segnalazione arriva dal parco di Villa Imperiale, a San Fruttuoso, dove una maestosa palma è stata ridotta a pezzi tra lo stupore e la rabbia di molti residenti.
L’enorme albero aveva iniziato a manifestare i segni dell’attacco del punteruolo rosso e quando sono scattate le segnalazioni, nella speranza che si intervenisse con una disinfestazione o con i rimedi che alcuni tecnici usano da anni con ottimi risultati, anche in aree “pubbliche” come le aiuole della Fiumara, è arrivata la motosega e l’abbattimento.

“Ormai è una strage silenziosa che si ripete ogni giorno senza che nessuno si opponga – protestano i frequentatori del parco – vengono tagliate piante monumentali, alberi che hanno decine di anni e che sembrano assolutamente sani e non certo a rischio crollo. Questa volta è toccato ad una palma che era presente nel parco da che se ne ha memoria”.

L’enorme pianta è stata capitozzata e poi eliminata tagliandola in tronconi.

“Una scena che ha suscitato forte rabbia nei presenti – denunciano ancora i frequentatori del parco – perché non c’è stato nessun avviso e perché solo poche settimane fa si parlava di segni di infestazione da punteruolo rosso ed è ormai noto che si possa intervenire salvando la pianta”.

I cittadini fanno riferimento alle palme trattate con moderne tecniche di fito-terapia che stanno dando ottimi risultati ovunque vengano usati.

“Nella zona di via delle Palme a Nervi – spiegano i segnalatori – ci sono decine di palme che sembrano resistere all’aggressione che sta invece uccidendo tutti gli altri alberi. Sono tutte palme trattate con il sistema dell’endoterapia. Non si capisce perché il privato riesca a salvare le palme mentre il verde pubblico viene sempre e solo abbattuto”.

In attesa di spiegazioni da parte della civica amministrazione ci si domanda anche perché di interventi senza alcun annuncio preventivo e, laddove si parlasse di infestazione da punteruolo rosso “senza rimedio” perché il tronco della palma sia stato lasciato nel parco quando è noto (e di norma) che si deve rimuovere ogni fonte di potenziale contaminazione e infestazione secondo precise tempistiche.

“Genova sta perdendo una ad una le sue palme – denunciano ancora i segnalatori – ed è una vergogna perché le palme fanno parte del panorama ormai da più di cento anni. Se è possibile salvarle ci si domanda perché non si facciano nemmeno dei tentativi”.

(foto archivio)