Genova – Una equipe dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova è volata in Kosovo per salvare la vita al piccolo Rron, affetto da una cardiopatica congenita.

Un trasporto d’urgenza reso possibile grazie alla collaborazione tra l’ospedale pediatrico e Flying Angels Foundation, la onlus specializzata nel trasferimento aereo di bimbi gravemente malati.

Il piccolo Rron, di appena una settimana, è nato con la sindrome del cuore sinistro ipoplasico, una patologia che richiede un intervento urgente che non poteva essere effettuato nel suo paese.

Il bimbo è arrivato a Genova ieri sera insieme alla sua mamma e qui sarà sottoposto a un delicato intervento condotto dai cardiochirurghi dell’ospedale Gaslini.

Il trasporto del neonato è stato realizzato da un’equipe della UOC di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’IRCCS, composta dal dottor Andrea Moscatelli, direttore del reparto, Stefania Bianzina, intensivista anestesista rianimatore e Simona Cavalieri, infermiera pediatrica, che ha assistito Rron durante tutto il viaggio, permettendogli di arrivare in condizioni ottimali all’ospedale pediatrico genovese.

Il dottor Moscatelli ha spiegato: “Il trasporto internazionale di un paziente critico è un’attività ad altissima complessità che richiede elevatissime competenze. Si deve garantire lo stesso livello di cure di una terapia intensiva durante tutte le fasi del trasporto.

Ciò comprende il volo, ma anche il trasferimento da ospedale ad aeroporto e da aeroporto al Gaslini. E’ quindi necessario adattare ai vari mezzi l’utilizzo di apparecchiature sofisticate quali ventilatore meccanico, dispositivo per ECMO, monitor, pompe infusioni, ecografo età. La preparazione meticolosa dei materiali e di tutte le fasi della missione può richiedere molte ore. Di solito l’equipe di trasporto è composta da tre persone: due medici e un’infermiere o due infermieri e un medico. Nei casi più complessi vengono impiegate fino a quattro persone compreso il tecnico perfusionista in caso di ECMO. La stabilizzazione presso  il centro inviante può impiegare l’equipe sanitaria per alcune ore ed è il presupposto fondamentale per il trasporto sicuro. Una missione implica generalmente una trasferta di 12 ore ma, in caso di condizioni meteo avverse, quando il trasporto avviene in elicottero, l’equipe può essere impegnata per oltre 24 ore, in attesa della fattibilità del volo”.

Il trasporto è avvenuto a bordo di un’aeroambulanza finanziata da Flying Angels Onlus con il contributo di UniCredit Foundation.

Le spese mediche sono coperte dal Ministero della Salute del Kosovo.

Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation, ha aggiunto: “Un trasferimento aereo urgente come questo è molto complesso anche dal punto di vista organizzativo: occorre predisporre tempestivamente un volo privato con l’attrezzatura e il personale medico specializzato per tenere stabile il paziente durante il trasferimento, ottenere rapidamente i visti necessari e, non da ultimo, sostenere costi molto elevati. Il tutto è reso oggi più complicato dal perdurare dell’emergenza sanitaria globale. Il caso di Rron, che ci ha visti lavorare accanto al Gaslini, al Ministero della Salute del Kosovo e a UniCredit Foundation, ci conferma che esiste una rete di solidarietà che funziona e che mette in relazione tanti soggetti diversi. Fondazioni, organizzazioni non profit, singoli donatori, ospedali pediatrici, istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale, accomunati dall’unico obiettivo di garantire il diritto alla salute e alla vita dei bambini di tutto il mondo”.