Santa Margherita Ligure (Genova) – Si chiude quest’oggi il terzo Tributo a Carlo Riva, il raduno di motoscafi Riva d’Epoca organizzato a Santa Margherita Ligure.

Un successo per il territorio grazie alle iniziative organizzate, ai modelli storici presenti e allo charme che questi hanno creato, riportando indietro il tempo a quella atmosfera Italian style che per tre giorni ha caratterizzato il Tigullio.

Ieri sera la serata di saluti a Villa Durazzo con ospiti illustri tra cui Maria Pia Riva, figlia di Carlo.

Ilaria Cavo, assessore della Regione Liguria ha voluto così commentare: “Queste barche, questi modelli storici, sono tornati a casa. E’ questa l’atmosfera che si è respirata  in queste giornate di sfilata tra Santa Margherita, Rapallo e Portofino e, venerdì sera, all’inaugurazione del primo Riva Club sul mare d’Italia con tanto di fuochi d’artificio.

Abbiamo sentito entusiasmo, voglia di investire nella nostra Regione e nel Tigullio, con un club che sarà punto di riferimento per tutti gli appassionati di questa dolce vita, anche stranieri. Non dimentichiamo che a Santa Margherita è nato il primo Club di sci nautico, le fotografie esposte per l’occasione sono un modo per guardare dentro, al passato, ma con grande spirito di andare avanti. Queste giornate sono state un altro segnale di ripartenza tramite la cultura del Made in Italy e un pezzo della nostra storia”.

Anche il sindaco di Santa Margherita Ligure, Paolo Donadoni, ha voluto sottolineare l’importanza della manifestazione: “Santa Margherita Ligure è la casa dei Riva. Qui è nata la nautica da diporto e si è sviluppato lo sci nautico. Le barche Riva sono diventate un sibili di quell’epoca, della Dolce Vita, e saranno sempre le benvenute. Ringrazio il Gruppo Albergatori e Riva Society Tigullio per aver organizzato questo evento”.

Il tributo è stato anche occasione di incontri culturali e iniziative a carattere sportivo e l’auspicio, sottolineato dal Curatore dell’Archivio Storico Riva Riccardo Sassoli è che si realizzi il prossimo anno il quarto tributo a Riva vista la coincidenza con i 200 anni dalla nascita del capostipite Pietro Riva, i cento anni dalla nascita di Carlo Riva, i 180 del Cantiere Riva a Sarnico e i 60 anni del primo Acquarama.