porto protestaGenova – Green pass obbligatorio per entrare sui posti di lavoro a partire da questa mattina e ieri sera Farmacie prese d’assalto per tamponi e test che consentano il rilascio di una certificazione temporanea.
La dimensione reale della protesta No Green potrebbe emergere in tutta la sua problematica a partire da oggi visto che i controlli e le prescrizioni delle normative non potranno più essere aggirate facilmente come avvenuto sinora con scelte di vita come il non frequentare ristoranti e locali o Musei e Cinema.
A rischio nella giornata di oggi, a Genova come in altre città, c’è soprattutto il traffico visto che sono molte le iniziative di protesta organizzate per la giornata di oggi e per i prossimi giorni.
Dalle 5 di questa mattina incrociano le braccia i lavoratori del porto che rifiutano i controlli per verificare il possesso del Green pass ma anche i tamponi gratuiti messi a disposizione dalle aziende in tre diversi centri nel porto di Genova.
Probabile anche la protesta dei trasportatori, specie quelli in arrivo da paesi stranieri dove non è in vigore il certificato sanitario o dove vengono somministrati vaccini diversi da quelli autorizzati in Italia e in Europa.

Alla protesta dei lavoratori portuali si unirà quella dei sindacati di base che hanno organizzato per questa mattina un presidio davanti alla Prefettura per chiedere la sospensione del provvedimento e tamponi gratuiti, a spese dello Stato, per quanti scelgono di non vaccinarsi o rifiutano il green pass.

Infine, sempre in mattinata, è attesa la protesta – con manifestazione e corteo per le vie del centro – del movimento No Vax e No Green pass che da mesi si oppongono al vaccino, alle limitazioni per le persone non vaccinate e contro il green pass per accedere al posto di lavoro.

A pagare il “prezzo” di tutto questo potrebbe essere il traffico cittadino e le tante persone, la stragrande maggioranza, che hanno fatto il vaccino, accettano in nome della sicurezza e della Salute le misure di emergenza che sono state decise proprio per uscire il più velocemente possibile dall’emergenza covid.