Genova – Grave incidente negli stabilimenti ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia. Nel reparto “temper” del ciclo produttivo della latta il cavo di una gru si è strappato mentre il carroponte spostava una bobina da circa 10 tonnellate di peso. Solo per un caso non si sono registrati feriti o, peggio, vittime.
La rappresentanza sindacale unitaria (RSU” ha denunciato l’episodio rivelando che mercoledì 6 aprile “consci della situazione precaria del livello manutentivo dei mezzi di sollevamento, quali gru e carriponte avevamo chiesto mezzo PEC la verifica dello stato dei cavi di sollevamento. Pec a cui non abbiamo ancora ricevuto risposta. Così come per l’incontro chiesto per gli argomenti di apertura delle procedure di raffreddamento, la cui data non è adeguata alle questioni presentate”.

La RSU denuncia nuovamente che “questa cassa integrazione straordinaria è stata concessa all’azienda a fronte di investimenti quasi inesistenti ed in uno stato di degrado manutentivo che richiederebbe ben altre risorse e tempistiche di realizzo molto più strette. Piano di investimento che fra l’altro confonde l’innovazione degli impianti con la loro ordinaria manutenzione”.

Per RSU è “inammissibile scoprire che le indicazioni dell’azienda spesso sono quelle di dare la priorità alla produzione anziché la sicurezza dei lavoratori e degli impianti, come nel caso della zincatura 3, dove solo per l’intervento degli RLS l’impianto è stato fermato mentre la guarnizione del coperchio del forno perdeva ed il relativo pirometro era sostenuto da un carroponte. Per questo invitiamo gli organi competenti, asl, Arpal ed ispettorato del lavoro a vigilare su questa delicata situazione che sempre maggiormente ci preoccupa”.