mascherine, assembramento turisti GenovaGenova – Una sorta di “liberi tutti” generalizzato in barba agli appelli alla precazione e al rispetto delle più elementari norma di buon senso. E’ l’effetto che sembra aver avuto, nel capoluogo ligure come altrove, la fine dell’obbligo della mascherina all’aperto anche se permane laddove vi siano assembramenti.
Molte, infatti, le segnalazioni di gruppi di turisti, in visita in città, che non rispettano le norme di auto-protezione e in assenza pressoché totale di controlli e sanzioni.
Le recenti disposizioni nazionali prevedono la possibilità (non il divieto) di non usare la mascherina all’aperto e in molti negozi e spazi chiusi ma non autorizzano a non farne uso laddove la concentrazione delle persone e gli spazi ridotti, non garantiscano un adeguato distanziamento tra le persone.
Eppure, anche questa mattina, bastava passeggiare per le vie del centro cittadino per assistere a scene che, in altri tempi, avrebbero fatto intervenire le forze dell’ordine con sanzioni salate.
Le campagne di vaccinazione e l’apparente “indebolimento” del virus stanno facendo registrare un calo considerevole dei contagi e dei ricoveri ma il numero dei decessi resta alto e il numero delle persone ricoverate in Terapia Intensiva negli ospedali è tutt’altro che rassicurante.
Per questo motivo – dopo aver revocato molte delle prescrizioni di cautela – tra le proteste di molti italiani – i responsabili della salute pubblica hanno raccomandato l’uso della mascherina anche al di fuori delle prescrizioni di legge.
Un messaggio “ambiguo” che sembra essere stato recepito nel modo sbagliato.