Genova – Lamentano una perdita di valore di 10 punti percentuali maggiore rispetto all’andamento del resto della città e a causa del crollo del Ponte Morandi e chiederanno di essere risarciti. Sono già oltre 200 i genovesi residenti nella zona coinvolta dagli effetti primari del crollo del ponte Morandi, nell’agosto 2018, con la morte di 43 persone, che torneranno a chiedere di essere inserite nell’elenco delle “parti civili” che dovranno essere risarcite se il processo che inizia il 7 luglio stabilirà la responsabilità di Autostrade nel terribile crollo.
Attraverso Comitati e associazioni dei consumatori, i cittadini chiederanno che il valore perduto delle abitazioni venga in qualche modo calcolato e risarcito economicamente visto che le abitazioni hanno perso valore direttamente a causa di quanto avvenuto.
Una richiesta certamente motivata e che potrebbe aprire la strada ad una serie di altre richieste sullo stesso “filone” visto che gli effetti del crollo del Morandi sono stati molteplici e non solo nella zona interessata dal crollo, ad esempio con la costruzione della nuova viabilità di via Guido Rossa e Lungomare Canepa che ha innegabilmente peggiorato la qualità della vita di molti genovesi che abitano nella zona.