capodanno GenovaGenova – Un’indagine della magistratura genovese sulla festa di Capodanno organizzata da Mediaset nel capoluogo ligure. A dare la notizia la versione online del quotidiano genovese Il Secolo XIX che parla di “mancata gara di appalto per l’assegnazione dello show”.
Secondo il quotidiano genovese i carabinieri avrebbero acquisito materiale e documentazione presso il Comune di Genova a riguardo delle scelte fatte per affidare al colosso tv di Mediaset l’ appalto per la organizzazione e trasmissione della festa organizzata in piazza De Ferrari.
Secondo le indiscrezioni, infatti, i magistrati intendono verificare se, per l’organizzazione siano stati spesi più dei 40mila euro che rappresentano la soglia per l’affido diretto di un appalto senza procedere ad una gara.
Se tale soglia fosse stata superata, infatti, l’organizzatore (il Comune) avrebbe probabilmente dovuto organizzare una gara di appalto permettendo a tutte le Emittenti Tv di partecipare con una propria offerta che poteva risultare “più conveniente” o “migliorativa” rispetto all’unica offerta che sarebbe stata valutata.
A far partire le indagini sarebbe la denuncia di una emittente televisiva esclusa dal bando e che avrebbe chiesto di far luce sulla vicenda.
Sotto la lente di ingrandimento tutta l’organizzazione e la promozione dell’evento (LiguriaOggi.it non ha ospitato alcuna campagna promozionale dell’evento).
Secondo il quotidiano Il Secolo XIX sarebbero sotto la lente di ingrandimento della Magistratura genovese anche i fondi messi in campo da Regione Liguria per supportare l’evento, circa 300mila euro.

A stretto giro il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha commentato la vicenda.

“Ci rammarica che a ogni evento di successo, come il Capodanno di Genova, dove oltre alla enorme visibilità della nostra regione si è distinta una piazza e una città con una perfetta organizzazione e gestione dell’ordine pubblico, arrivi l’esposto dei soliti noti per gettare fango. Siamo certi che tutte le procedure siano state rispettate nella forma e nella sostanza e che i magistrati faranno al più presto chiarezza sulla regolarità dell’evento che ha portato promozione, divertimento ma soprattutto lavoro e ricchezza alla nostra terra come dimostrano anche i dati record sulle presenze turistiche nella nostra regione. È vecchio vezzo di chi non riesce a portare avanti le proprie idee con gli strumenti della democrazia quelli di rivolgersi alla magistratura. Ciò non cambierà la nostra volontà di costruire una Liguria migliore e più ricca: chi pensa di nascondere la propria mediocrità dietro le carte bollate se ne faccia una ragione”.