Genova – A pesca di gamberi californiani nelle acque del lago del Brugneto. Non si tratta di una allucinazione estiva causata da un colpo di sole ma degli affetti dell’introduzione avventata di alcuni esemplari del prolifico e aggressivo gambero di fiume originario degli Stati Uniti che ha provocato e provoca danni enormi all’ecosistema di laghi e torrenti dell’entroterra ligure.
Il gambero californiano sta infatti soppiantando il gambero di fiume italico ma, soprattutto, sta diffondendo una malattia che distrugge la popolazione autoctona rischiando di farl estinguere.
Mentre l’Acquario di Genova porta avanti alcuni progetti di ripopolamento, infatti, proseguono interventi di “eradicazione” del gambero “invasore”.
Nel lago del Brugneto, nell’area del Parco dell’Antola, personale specializzato immerge le classiche “nasse”, gli strumenti da pesca tipicamente liguri, nelle chiare e fresche acque del lago e grazi ad un’esca saporita e profumata (spesso scatolette di cibo per gatti) le gabbie di rete fitta si riempiono di gamberi.
Il personale autorizzato (la pesca dei gamberi è vietata) raccoglie il pescato e seleziona i gamberi californiani, avviandoli allo studio e probabilmente alla padella e li divide da quelli italici che vengono re-immessi nel Brugneto con la speranza che la popolazione cresca e si rafforzi.
Nel corso dell’ultima campagna sono stati raccolti ben 476 gamberi californiani mentre quelli italiani, più piccoli e meno aggressivi, sono rientrati nel progetto europeo Lifeclaw per la salvaguardia dei gamberi autoctoni che popolano il lago del Brugneto.
Liberati nel Brugneto ci si augura che possano riprodursi in quantità e tornare ad arricchire la biodiversità delle limpide acque.