Santa Margherita Ligure (Genova) – Sono stati identificati e fermati i due ladri che nelle scorse settimane avevano preso di mira i Vip di un prestigioso albergo della zona e li avevano derubati entrando direttamente nella loro stanza eludendo la sorveglianza della struttura.
I carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure, al termine di un’articolata e complessa indagine, hanno denunciato due persone di origine sinti, accusati di furto aggravato in concorso, perpetrato in danno di due facoltosi turisti in vacanza presso prestigiosa struttura alberghiera del Tigullio.
I fatti risalgono al mese di agosto quando i due malviventi, un 27enne ed un 43enne residenti nella provincia di Torino, approfittando del notevole flusso di turisti ospiti dell’Hotel di lusso si sono introdotti nella struttura, eludendo la sorveglianza, per monitorare le abitudini delle loro vittime, già “scelte” in precedenza quali possibili obiettivi.
Dopo averne rapidamente esaminato gli spostamenti, i due malviventi sono riusciti a individuare la camera in cui erano alloggiate le vittime e a introdurvisi, mediante effrazione.
Al termine di una rapida incursione sono stati rubati denaro contante e monili in oro per decine di migliaia di euro.
I 2 si sono dileguati rapidamente dalla struttura ricettiva e sempre eludendo la sorveglianza.
Le indagini condotte dagli inquirenti, anche attraverso un accurato esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nell’Hotel, hanno permesso di individuare, tra i possibili ospiti della struttura, due soggetti apparsi fin da subito “estranei al contesto”.
Il monitoraggio dei loro spostamenti all’interno dell’Albergo, parzialmente ripresi dalle telecamere della struttura, ha chiarito rapidamente quali fossero i reali intenti e hanno permesso di scoprire il modus operandi: uno dei due, infatti, aveva il compito di introdursi nella stanza d’albergo per compiere materialmente il furto, mentre l’altro, tranquillamente posizionato nell’hall della struttura e in costante collegamento telefonico, aveva l’onere di segnalare al complice, mediante messaggistica istantanea, ogni situazione anomala o
persona sospetta, assicurando in tal modo la più ampia cornice di sicurezza.
Successivi approfondimenti hanno consentito di risalire al veicolo adoperato dai due soggetti per la fuga, ai telefoni cellulari adoperati per comunicare nel corso dell’azione delittuosa e alcuni degli indumenti indossati dai malfattori nell’occasione. Tra questi, un paio di gambaletti utilizzati dall’autore materiale del furto per nascondere un vistoso tatuaggio sul polpaccio.
Grazie a questo particolare segno distintivo, i militari dell’Arma sono riusciti successivamente a identificare e a denunciare anche il secondo autore del furto.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare se i due abbiano avuto un ruolo in altri episodi avvenuti nella zona.