Sestri Levante (Genova) – L’Associazione Nazionale Pratigiani d’Italia contro il Comune di Sestri levante per la decisione di tagliare il contributo dato sino ad ora all’Istituto storico per la storia della Resistenza.
Secondo l’accusa dell’Anpi, infatti, l’episodio farebbe “il paio” con la decisione di rimuovere lo striscione che chiedeva Giustizia per Giulio Regeni, lo studente italiano rapito e ucciso in circostanze ancora non chiarite in Egitto.
“Quando una comunità si allontana dalle sue vere radici – scrive polemico l’Anpi di Genova – comincia a morire: si trasforma in una indistinta serie di figure che non sanno più guardarsi indietro per cercare i riferimenti da cui apprendere, e crescere”.
Nella lettera scritta da ANPI “è quanto per prima cosa ci viene alla mente apprendendo che il Comune di Sestri levante, con la scusa di “risparmiare”, ha deciso di tagliare la quota annua di mille euro con la quale sostiene l’attività dell’Ilsrec-Istituto storico per la storia della Resistenza, ente di ricerca e divulgazione regionale sulla lotta di Liberazione e la Costituzione”.
L’Anpi accusa il sindaco Francesco Solinas e la sua giunta di centrodestra di pensare che: “avendo vinto le più recenti elezioni amministrative, sia un gesto “politico” togliere lo striscione giallo che chiede giustizia per Giulio Regeni dalla facciata del Comune o decidere se cancellare, allo stesso modo, l’adesione ad un’associazione di borghi turistici o all’istituto che ne ricostruisce la propria storia”.
Storia, ricordano all’ANPI “è fatta con il sangue, quello dei partigiani che hanno combattuto nelle vallate e sulla costa, quello dei sacerdoti come Don Bobbio o come quello del Maresciallo dei Carabinieri Antonio Enrico Canzio o del Carabiniere Albino Bandinelli, come ancora pochi giorni fa è stato ricordato, ad esempio dal partigiano Ezio Vallerio, presidente onorario della sezione sestrese dell’ANPI e fratello della medaglia d’oro “Riccio”.
La lettera di ANPI prosegue anche più duramente:
“Forse il sindaco e la giunta , con la maggioranza si scordano che hanno giurato sulla Costituzione frutto di quella lotta e di quel sangue, molto versato da tanti sestresi.
Leggiamo che il sindaco Solinas ha dichiarato che “c’è già ANPI a fare il suo lavoro”: ne può stare ben certo, l’associazione nazionale dei partigiani c’è, sul suo territorio come su tutti i territori, per trasmettere i Valori di quella stagione, senza i quali noi non saremmo qui.
Ma ANPI c’è anche per svegliare le coscienze, non soltanto per ricordare ed essere coerenti con quei Valori che sono straordinariamente moderni.
Ecco, allora , mentre esprimiamo solidarietà all’Ilsrec, per il percorso comune di ricerca e testimonianza, sollecitiamo la giunta sestrese a rivedere le sue posizioni e a ritornare all’interno della comunità ligure che non ha di certo paura a dirsi Antifascista; si, questo è un discrimine: perché chi non sa pronunciare quella parola, si mette fatalmente dall’altra parte. Perché la Costituzione, come ebbe ben a dire Aldo Moro, non è afascista ma, appunto, Antifascista, altrimenti non se ne capiscono né le radici , né lo spirito”.