Genova – Ha raccontato agli amici di essere stata abusata dall’ex fidanzato e il gruppo di ragazzini organizza una spedizione punitiva che termina con l’intervento della polizia.
Una storia che presenta ancora tanti aspetti da chiarire quella avvenuta nei giorni scorsi nel levante genovese ed anticipata da Il Secolo XIX
La vicenda emerge quando il presunto autore delle violenze, un 15enne, viene assediato in casa dagli amici della ex fidanzata che gli chiedono di uscire di casa con l’evidente intenzione di un regolamento di conti.
Il giovane non esce, mostra un coltello da cucina alla finestra ed infine chiama la polizia che interviene in forze.
Quella che sembra una bravata da baby gang, però, si trasforma in dramma nel dramma quando i ragazzini vengono interrogati e, in particolare, quando ad essere ascoltata in ambiente protetto è l’unica donna presente nel gruppo che rivela di essere stata costretta a subire rapporti non voluti da parte del ragazzo più grande, un suo ex, e che gli amici volevano “solo” punirlo per quanto avvenuto.
Una vicenda che inizia quando la ragazzina, all’epoca dei fatti appena tredicenne, inizia a fare coppia fissa con il giovane più grande di lei. All’inizio tutto è idilliaco ma poi iniziano le violenze e i rapporti forzati cui la giovanissima viene sottoposta e che non denuncia per timore di perdere il fidanzato.
Quando la situazione degenera e ai tentativi di opporsi si scatena anche una certa aggressività, la ragazza trova il coraggio di lasciare il fidanzato e di raccontare tutto alle amiche e in particolare agli amici della sua “compagnia” che subito decidono di organizzare una spedizione punitiva per picchiare chi si era approfittato dell’amica.
Ora saranno le indagini a ricostruire nel dettaglio la situazione e a stabilire le responsabilità del ragazzo che ora si trova indagato per violenza sessuale ma anche quelle dei partecipanti all’aggressione sventata dalla polizia.