A Genova, a fronte di circa 16.000 nuclei familiari con ISEE al di sotto i 15.000 euro, i dati ufficiali parlano di sole 5.517 tessere “dedicata a Te” emesse e consegnate. A denunciarlo Genova Inclusiva, associazione che rappresenta e difende i diritti delle famiglie in difficoltà presenti in città.
Nell’edizione precedente erano 6.900 su 14.800 aventi diritto. Numeri che pongono Genova tra le prime dieci città per famiglie idonee, ma che evidenziano una forte sproporzione tra chi ha diritto e chi effettivamente riceve il sostegno.
Per l’associazione Genova Inclusiva nascono inevitabilmente alcune domande:
“Se le tessere di quest’anno fossero nuove – spiega Marco Macrì, portavoce dell’associazione – cosa improbabile secondo noi improbabile – e fossero sommate a quelle già in essere, resterebbero comunque escluse circa 3.000 famiglie: proprio quelle più vicine alla soglia ISEE. Se invece si trattasse solo delle nuove emissioni, fino a quale valore ISEE è stato garantito il beneficio? Forse fermandosi a 9.600-9.800 euro, lasciando escluse migliaia di famiglie con redditi appena superiori?”
Secondo Genova Inclusiva, il Comune scaricherebbe la responsabilità sull’INPS che, però, contattata dall’associazione, non fornirebbe risposte e non chiarisce i criteri di esclusione.
“A questo si aggiunge un dato ancora più grave – denuncia ancora Marco Macrì – molte famiglie con genitori in NASpI o cassa integrazione restano escluse, mentre oltre 1.800 nuclei già costretti a pagare cure per i figli disabili, in assenza di adeguato supporto pubblico, vedono negato anche questo contributo una tantum. Un sostegno che spesso equivale alle spese alimentari di un mese viene così sottratto proprio a chi ne ha più bisogno. La domanda resta: cosa non è chiaro a chi governa e a chi amministra la città?”.
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