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Genova, sfratto Casa Raphael, Assessore Lodi: famiglie in sicurezza

Casa Raphael Genova AlbaroGenova – Lo sfratto delle 58 persone che vivevano nella comunità di Casa Raphael sono state sfrattate e il Comune di Genova replica alle polemiche divampate sottolineando che tutte le famiglie hanno al momento una sistemazione alberghiera e in sicurezza e che sono in corso le verifiche sugli status di rifugiati per alcuni degli ormai ex ospiti di Casa Raphael.
«Tutti i nuclei familiari – spiega l’assessore al Welfare Cristina Lodi – in gran parte numerosi e con minori, e le persone, che da alcuni anni vivevano in una situazione di estrema precarietà, oggi hanno una sistemazione alberghiera dignitosa, con condizioni di sicurezza igienico-sanitarie adeguate. In queste ore, sono in corso, da parte della Prefettura, le verifiche per capire a quanti degli ex occupanti di casa Raphael potrà essere riconosciuto lo status di rifugiato e conseguenzialmente accedere ai Cas della Prefettura».
Sono state conclusione intanto le operazioni di sgombero avvenute questa mattina da parte delle autorità competenti di casa Raphael e accompagnate da tensioni e dalle proteste del sindacato degli Inquilini Sunia che chiede garanzie per la sistemazione degli ospiti visto che più volte il Comune ha sottolineato la “temporaneità” dei provvedimenti.
«Grazie al grande lavoro del pronto intervento sociale e al lavoro di squadra degli assessorati al Welfare, alla Protezione civile, Ambiente, Politiche della Casa e Sicurezza, in sinergia con Questura, Prefettura e Arma dei carabinieri, i 60 occupanti ora si trovano in una situazione protetta e in sicurezza – prosegue Lodi – ricordo che solo giovedì scorso il nostro personale ha avuto il permesso di accedere alla struttura, visionare le condizioni di vita davvero precarie in cui si trovavano gli occupanti e iniziare anche le prime indagini sulle loro condizioni, in quanto non avevano mai fatto accesso ai servizi sociali del Comune di Genova. Ora che i nuclei familiari sono finalmente in sicurezza e si sono concluse le operazioni, su cui era richiesta la tutela della privacy da parte delle autorità competenti, per i richiedenti asilo sarà avviato l’iter di diretta competenza della Prefettura, mentre per gli altri sarà assicurata la presa in carico da parte dei nostri servizi sociali. Domani saranno fatti ulteriori incontri e tutti i nuclei familiari saranno monitorati, in particolare per la continuità scolastica dei minori».

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