Dallas – Il ‘colpo di fulmine’ era scoccato durante una festa nel lontano 1961. Oggi Jack Evans di 85 anni e George Harris di 83 sono riusciti a coronare la loro lunga storia d’amore. Quando venerdì, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, Jack e George non hanno esitato un attimo. Emozionati, hanno indossato i loro abiti migliori, impreziositi da una cravatta rossa, e si sono sposati davanti a un giudice di Dallas. Per gli gli arzilli e sempre innamorati ultraottantenni il lieto fine dopo un’attesa durata 54 anni.
Jack e George sono, così, i primi omosessuali che hanno legalizzato la loro unione in Texas, uno Stato dove fino ad oggi il matrimonio gay era semplicemente impensabile. I due freschi sposi hanno dedicato tutta la loro esistenza al riconoscimento dei diritti e all’orgoglio LGTB (termine collettivo che indica lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
“Abbiamo sempre cercato di incoraggiare i giovani a fare la differenza, se vogliono migliorare la loro vita”, ha dichiarato George. “Abbiamo sempre pregato il Signore di vivere abbastanza a lungo per vedere la legalizzazione del matrimonio gay. Non posso crederci… ma il gran giorno finalmente è arrivato”.
Tuttavia, non tutte le coppie dello stesso sesso possono cantare vittoria come Jack e George. In alcuni territori degli Stati Uniti l’applicazione immediata della legalizzazione dei matrimoni gay non è stata ancora recepita. Problemi per il rilascio dei certificati di matrimonio si registrano in queste ore nello stesso Texas, in Mississippi e in Louisiana. Alcuni procuratori parlano di “illegittima intrusione federale negli affari degli Stati” e sono pronti alle barricate assieme ai Pastori più tradizionalisti. Ma la storia, ormai, si è messa in movimento. Il Presidente Barack Obama esorta a proseguire sulla strada del cambiamento e parla di “grande passo nel cammino verso le uguaglianze”.
Fabio Tiraboschi