Meerut (India) – Aiutavano le coppie ad abortire indicando il sesso del nascituro. Una clinica indiana che violava la legge che proibisce di informare i genitori sul sesso del nascituro è stata chiusa dalle autorità che sospettano che dietro ad un anomalo afflusso di coppie da altre zone dell’India si nascondesse in realtà un aggiramento delle leggi contro l’aborto selettivo.
In India si combatte da tempo la scelta di alcune famiglie, specie quelle più povere e disagiate, di interrompere la gravidanza se il feto è di sesso femminile.
Per questo motivo è stato proibito l’aborto selettivo e i medici hanno il divieto di rivelare ai futuri genitori se il figlio che nascerà sarà maschio o femmina.
Alcune persone senza scrupoli, però, aggirano la legge dietro il pagamento di somme anche piuttosto alte e per questo alcune cliniche finiscono nel mirino delle forze dell’ordine come quella chiusa a Meerut, nello Stato di Uttar Pradesh.
A far scattare il provvedimento la denuncia di una donna che ha raccontato alle forze dell’ordine di essere stata portata contro la sua volontà nella clinica dai parenti del marito e che quando si è scoperto che il bambino che cresceva nel suo grembo era femmina, il marito ha deciso di farla abortire.
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