Atene – “Io ho la coscienza a posto. In questi mesi ho combattuto per la mia gente. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto. L’Europa non è più la stessa da quando Syriza ha preso il potere nel gennaio scorso. Noi abbiamo raggiunto il miglior accordo possibile: certo sono stati compiuti molti passi indietro rispetto a quanto promesso in campagna elettorale. Però, per la prima volta, siamo riusciti a definire una diminuzione del debito greco. Quindi mi dimetto affinché valutiate ciò che ho fatto finora”.
E’ uno dei passaggi cruciali del discorso alla nazione con il quale il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni. La Grecia volta nuovamente pagina e si prepara alle elezioni indette per il prossimo 20 settembre. Sarà la quinta tornata elettorale in un anno. Per il premier si tratta di una scelta obbligata, motivata da ragioni politiche e opportunità strategiche. Se da una parte la scissione di alcuni deputati, passati all’opposizione, ha privato le forze di governo della maggioranza parlamentare, dall’altra Tsipras potrà sfruttare l’alto indice di popolarità di cui ancora gode. A reggere il governo greco, in questo mese di campagna elettorale, sarà una donna: la presidente della Corte Suprema Vassiliki Thanou-Christophilou.
Intanto Atene ha ricevuto oggi 26 miliardi di euro. Si tratta della prima tranche prevista dal nuovo piano di salvataggio. In cambio la Grecia è obbligata, di fatto, al vassallaggio. Gli effetti sono tangibili e si traducono nella vendita alla Germania di pezzi fondamentali del sistema-paese: 14 aeroporti ellenici sono già stati comprati dal gestore tedesco (Fraport) per 1,23 miliardi di euro.
Fabio Tiraboschi