Genova – Immigrati volontari che ripuliscono le spiagge di Voltri da detriti e spazzatura. Hanno iniziato questa mattina presto Boubacar e Thomas, due dei ragazzi immigrati in Italia che hanno aderito al progetto di lavori socialmente utili in favore della collettività. I giovani – il più grande ha 31 anni – hanno deciso di mettersi al servizio di quegli enti che, in collaborazione con le Prefetture, vorranno utilizzarsi per piccoli grandi lavori di utilità pubblica.
Un modo per ringraziare l’Italia e gli italiani per il sostegno che stanno dando ai migranti in fuga ma anche un modo per dimostrare di non essere venuti per stare “con le mani in mano”.
Il Municipio VII Ponente ha accolto con entusiasmo l’iniziativa e ha subito accettato l’aiuto di un gruppi di immigrati che, in questi giorni, inizierà ripulendo gratuitamente le spiagge dei Voltresi.
“Boubacar e Thomas vengono uno dal Mali e l’altro dal Ghana – scrive Ugo Truffelli, consigliere PD del Municipio, sul suo profilo Facegook – scappano da diverse situazioni tra cui la guerra. Quella vera. Sono qui in attesa che venga approvata la richiesta di status di rifugiato che hanno già presentato: infatti hanno appeso un cartellino con nome e cognome, perché la prefettura ha tutti i loro dati, anche il numero delle scarpe. Boubacar e Thomas sono tra quelli che hanno deciso di partecipare a questo programma di volontariato, di utilità sociale: anche gli altri sono tutti giovani (Thomas è il più vecchio di tutti, 31 anni) che non volevano “starsene con le mani in mano”.
Il consigliere del Municipio risponde anche alle polemiche, nate nei giorni scorsi nel quartiere, circa la possibilità che gli immigrati possano essere retribuiti per il loro lavoro. Polemiche originate dal fatto che qualcuno si domandava perchè non siano stati “arruolati” i giovani disoccupati del quartiere.
“Volontariato significa che non vengono “pagati” – spiega ancora Truffelli – Se qualcuno di voi pensa che “i nostri ragazzi” ecc, chiedete loro se vogliono fare cambio con loro, con la storia che hanno vissuto, per fare del volontariato”.
Oltre ai due giovani impegnati sulle spiagge, a Voltri lavora anche Cessy, originario del Senegal. Lui lavora in Municipio per via di alcuni problemi di salute.
“Ha già il mal di schiena – scrive ancora Truffelli – porta il busto perché si è infortunato quando l’hanno gettato giù dal barcone”.
Il fratello di Cessy, invece, non ce l’ha fatta ed è annegato durante il viaggio per la salvezza.