Genova – Mamme con passeggino, pattinatori ma anche semplici cittadini disgustati per quanto avviene. Saranno in molti, questo pomeriggio, alle ore 17, a scendere in piazza ad Albaro per protestare contro lo scempio dei parcheggi disegnati all’interno della pista di pattinaggio dell’impianto protetto dalle Belle Arti.
Il tam tam corre sulle pagine dei Social da qualche giorno e oggi la protesta uscirà dal virtuale per passare al reale.
Residenti e amici delle piscine di Albaro si riuniranno proprio nella pista per protestare contro il “colpo di mano” deciso, sembra, da ignoti, visto che il Comune di Genova sostiene di non essere stato informato del provvedimento.
A denunciate lo scempio i moltissimi frequentatori dello Stadio del Nuoto che, in poche ore, hanno visto trasformare la pista di pattinaggio, una delle poche in tutta Genova, trasformata in un gigantesco parcheggio a cielo aperto, e per di più a pagamento.
Subito è scattata la protesta e le prese di posizione sono state numerose e univoche: il parcheggio non deve essere realizzato.
I cittadini si mobilitano contro l’abuso e chiedono che venga fatta chiarezza sulla vicenda considerando che il Comune sostiene che il provvedimento non sia stato autorizzato.
“Siamo doppiamente preoccupati – dicono gli organizzatori – Per lo scempio di una zona protetta dal vincolo paesaggistico che certamente non prevede parcheggi e dal fatto che, a Genova, si possa fare una cosa simile senza che il Comune ne sappia nulla. Sarebbe come dire che chiunque può tracciare linee blu sull’asfalto e trasformare aree della città in parcheggio senza che la nostra amministrazione ne sia informata”.