Genova – Utilizzavano WhatsApp, il popolare sistema di messaggistica per cellulari, per ordinare merce falsa ma sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza ed ora dovranno pagare una multa le decine di genovesi, clienti abituali di tre extracomunitari.
Tutto è partito dall’analisi dei dati relativi all’utenza telefonica di uno dei tre extracomunitari che lo scorso dicembre era finito in manette per aver aggredito alcuni finanzieri in servizio presso il Porto Antico di Genova.
Ulteriori indagini hanno permesso di identificare gli acquirenti, tutti italiani e residenti nel capoluogo ligure, e di reperire una ricca galleria immagini della merce contraffatta in vendita, oltre che ad acquisire le conversazioni tra acquirenti e venditori con il successivo accordo per la consegna dei prodotti nella zona del Porto Antico, a fronte di un prezzo pattuito.
Gli acquirenti si sono visti contestata una sanzione amministrativa che varia da un minimo di 100 ad un massimo di 7mila euro.