Savona – Intervento dei tecnici comunali alla foce del torrente Sansobbia per recuperare e liberare i pesci superstiti rimasti nei piccoli stagni e nelle ristrette pozze d’acqua presenti negli argini del corso d’acqua.
L’operazione, celebrata attraverso un comunicato stampa dall’ENPA savonese, viene ritenuta “fondamentale perché nei corpi in putrefazione a temperature superiori ai 25 gradi si sviluppa il botulino che poi avvelena mortalmente i volatili che frequentano il torrente”, mentre non si registra alcun pericolo per le persone.
In questo senso, proprio nella giornata di ieri, i volontari dell’ENPA hanno nuovamente recuperato diversi germani reali intossicati dal clostridium e li hanno ricoverati per tentare di salvarli. Nel comunicato si legge che alcuni sarebbero morti a causa dell’infezione, che si rivela sempre molto grave, mentre altri avrebbero reagito bene alle cure e potrebbero salvarsi.
L’Ente Nazionale Protezione Animali denuncia una situazione analoga anche alla foce del Segno a Vado Ligure, dove i volontari hanno soccorso quattro gabbiani reali con sintomi riconducibili al botulino.
L’emergenza avvelenamento, che puntualmente si ripresenta ogni anno durante il periodo estivo, potrebbe rientrare grazie a consistenti precipitazioni o a una mareggiata, utile per reintegrare, raffreddare e riossigenare i piccoli stagni esistenti.