Benevento – Come ogni anno dal 1947 ad oggi, nel mese di aprile, il tradizionale premio letterario organizzato dalla Fondazione Bellonci si prepara a rendere omaggio alle opere letterarie di maggior prestigio. Nato subito dopo il periodo fascista, per cercare di riunire giornalisti, scrittori e intellettuali nel nome dell’arte per far fronte all’incertezza sul futuro e alle difficoltà economiche in cui versava l’Italia del dopoguerra, il Premio Strega deve il suo nome all’omonimo liquore, prodotto in quegli anni da Guido Alberti, uno dei fondatori della manifestazione.
Le opere annunciate come finaliste dell’edizione di quest’anno sono dodici in tutto, selezionati dal comitato organizzatore dell’evento, composto da Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine e presieduto da Melania G. Mazzucco.
I titoli in gara sono:
- Teresa Ciabatti, La più amata (Mondadori)
Presentato da Stefano Bartezzaghi e Edoardo Nesi - Paolo Cognetti, Le otto montagne (Einaudi)
Presentato da Cristina Comencini e Benedetta Tobagi - Marco Ferrante, Gin tonic a occhi chiusi (Giunti)
Presentato da Pierluigi Battista e Antonella Cilento - Wanda Marasco, La compagnia delle anime finte (Neri Pozza)
Presentato da Paolo Di Stefano e Silvio Perrella - Chiara Marchelli, Le notti blu (Perrone)
Presentato da Elisabetta Mondello e Giorgio van Straten - Monaldi&Sorti, Malaparte. Morte come me (Baldini&Castoldi)
Presentato da Franco Cardini e Lucio Villari - Matteo Nucci, È giusto obbedire alla notte (Ponte alle Grazie)
Presentato da Annalena Benini e Walter Pedullà - Ferruccio Parazzoli, Amici per paura (SEM)
Presentato da Giorgio Ficara e Sergio Zavoli - Nicola Ravera Rafele, Il senso della lotta (Fandango Libri)
Presentato da Filippo La Porta e Paola Mastrocola - Alberto Rollo, Un’educazione milanese (Manni)
Presentato da Giuseppe Antonelli e Piero Dorfles - Marco Rossari, Le cento vite di Nemesio (e/o)
Presentato da Giancarlo De Cataldo e Fabio Geda - Vanni Santoni, La stanza profonda (Laterza)
Presentato da Silvia Ballestra e Alessandro Barbero
Insieme all’annuncio dei titoli delle opere finaliste, è stata resa nota anche una importante novità legata alle modalità di votazione, come spiega Giovanni Solimine: “Nell’anno in cui intendiamo sottolineare i valori che ispirarono i fondatori del Premio, e ciò è emblematicamente rappresentato dal ritorno al Ninfeo di Villa Giulia per la serata finale del 6 luglio, vogliamo accentuare il carattere di ampia partecipazione che contraddistingue la giuria e aumentare in modo significativo il numero dei votanti. I nostri secondi settant’anni cominciano da qui”. Il numero dei votanti raggiungerà quindi un totale di 660 aventi diritto, anziché i 440 delle precedenti edizioni.
Nei prossimi giorni le presentazioni ufficiali dei dodici candidati a Sanremo e a Benevento, mentre i 5 finalisti verrano selezionati il 14 giugno. La proclamazione del vincitore è prevista per il 6 luglio, a Roma, al Ninfeo di Villa Giulia.