Genova – Sarà l’autopsia a chiarire oggi le cause della morte di Adele de Vincenzi, la ragazza di 16 anni che è morta dopo essersi sentita male per la probabile assunzione di droga.
La giovane avrebbe partecipato ad una serata di “sballo” insieme al fidanzato maggiorenne e ad un’altra coppia con lei minorenne.
Una serata come, purtroppo, si registrano sempre più spesso come confermano i dati del Sert e dei Pronto Soccorso degli ospedali.
Protagonisti ragazzini sempre iù giovani ed inesperti e che cadono nella tentazione di provare sostanze di cui non percepiscono la pericolosità.
L’esame disposto dal giudice che segue il caso, accerterà cosa abbia realmente ucciso la ragazza chiarendo tutti i dubbi che avvolgono ancora la vicenda.
Il padre e il fratello della ragazza hanno chiesto rispetto per la vicenda e attendono che gli esami medico-legali dicano una parola chiara su quanto realmente avvenuto.
Restano in carcere, intanto, il fidanzato maggiorenne della ragazza morta e l’amico: i due sarebbero indagati per spaccio aggravato e per morte in conseguenza di altro reato.
Nei guai anche un 17enne di Busalla che avrebbe fatto da intermediario per l’acquisto della droga e un 20enne di origini ecuadoriane che sarebbe il vero spacciatore.
Le forze dell’ordine stanno anche ricostruendo cosa sia successo nell’abitazione dove sarebbe avvenuta l’assunzione di droga alla presenza dell’amica 16enne e dei fidanzati delle due.
I quattro si stavano “preparando” per una notte di divertimento nella Movida del centro storico genovese e si cerca di capire se la ragazza fosse consapevole di quanto stava avvenendo o se sia stata invece “indotta” al consumo della droga.
Tutti particolari fondamentali per le indagini ma che di certo non restituiranno ai familiari la giovanissima vittima.