Genova – Il Museo Nazionale di Palazzo Spinola ha organizzato per l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, tre eventi speciali con ingresso gratuito per le signore.
Il primo sarà “Donne senza paura”, percorso di arte contemporanea dalle 14.30 alle 18 a cura del Servizio Civile Nazionale, il cui obiettivo sarà quello di approfondire temi della contemporaneità legati a storie femminili raccontate attraverso diversi media: fotografia, danza, performance art, video installazioni e performance teatrali. Le donne del passato e del presente dialogheranno tra loro per raccontare, denunciare e analizzare argomenti attuali come la verità, la giustizia, l’amore, il coraggio e l’emancipazione. Le visite guidate su prenotazione saranno divise in tre turni di massimo 25 persone ciascuno che partiranno alle 14.30, alle 15.30 e alle 16.30.
La seconda proposta sarà invece alle ore 15, con la visita guidata “Le scelte di arredo della nobile proprietaria Maddalena Doria Spinola”, in cui i visitatori potranno osservare i magnifici salotti in cui Maddalena Doria, erede del palazzo nel 1732, intervenne facendo commissionare un rinnovo decorativo di arredi e affreschi. Verrà illustrata inoltre la straordinaria personalità e tenacità della donna, soffermandosi in particolare sulla lettura della storia tra Amore e Psiche, affresco di Sebastiano Galeotti presente nell’area volta di uno dei salotti della nobile. Alla fine del percorso, prendendo spunto dalla raffinata scelta del Galeotti nel dettaglio di Venere che reca con sé delle rose, ogni signora riceverà un fiore di carta realizzato dalla volontarie del Servizio Civile Nazionale.
Infine, alle ore 17, si terrà la presentazione “Vita da fravego. Argentieri tedeschi e fiamminghi nella Genova di primo seicento” a cura di Franco Boggero, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Durante l’incontro, organizzato in occasione della recente acquisizione da parte della Galleria di una placca d’argento seicentesca che in rilievo raffigura una Genova vista dal mare, verrà ricostruita la presenza di una vera e propria colonia di argentieri fiamminghi nel capoluogo Ligure nel primo seicento, come attestato da numerosi capolavori conservati a Palazzo Spinola. Analizzando queste figure Boggero illustrerà i tempi e i modi, spesso non facili, di inserimento degli artisti fiaminghi nei ranghi della locale arte dei fraveghi.