Mantegna, il dipinto ritrovato

Bergamo – Dopo essere stato conservato negli archivi dell’Accademia  Carrara per più di un secolo, un dipinto originale di Andrea Mantegna è stato riconosciuto e portato alla luce dagli esperti della pinacoteca bergamasca. Si tratta di una Resurrezione di Cristo, considerata originariamente opera di poco valore (aveva un’assicurazione per circa trentamila euro), la cui quotazione è arrivata ora tra i 25 e i 30 milioni di dollari. Il lavoro di catalogazione del museo ha permesso agli storici dell’arte di osservare attentamente la tela, prestando attenzione ai dettagli che erano sfuggiti all’occhio di chi aveva messo in disparte il dipinto. Spiega Giovanni Valagussa, uno dei curatori della collezione del museo: “L’attenta osservazione diretta dell’opera ha infatti permesso di riconoscere l’alto livello qualitativo della pittura, riconducibile già di per sé al Maestro, ma come capita con opere e autori di tale portata, era necessario avere una prova certa. Una piccola croce sul margine inferiore, sotto l’arco di pietra, non poteva non trovare un proseguo e dunque una corrispondenza in una porzione di dipinto mancante“. La tela sarebbe quindi un’opera del 1492, collegata alla Discesa al Limbo del Mantegna, ora appartenente a una collezione privata.

 

A dare la notizia della scoperta è stato il Wall Street Journal, affermando che l’attribuzione al maestro padovano ha l’avvallo di Keith Christiansen del Metropolitan Museum of Art di New York, il più importante esperto al mondo sull’artista.

L’opera verrà sottoposta ad attento restauro, e la speranza è quella di poter ammirare le due tavole accostate per poter godere di una visione d’insieme dell’opera, così come il Mantegna l’aveva pensata. Dopodiché, la tela troverà spazio all’interno della galleria bergamasca, insieme agli altri capolavori già esposti, tra cui la Madonna col bambino dello stesso artista.