stadio Luigi Ferraris di Genova

Genova – Lo stadio “Luigi Ferraris” è ufficialmente in vendita e il Comune pubblicherà a breve il bando di gara per poterlo acquistare.

La notizia della cessione dello Stadio di Marassi era nell’aria già da diverso tempo ed era quindi solo questione di tempo ma la decisione del Comune di Genova di realizzare la piena valorizzazione dello stadio cittadino, attraverso la vendita, in modo da garantirne una riqualificazione, attraverso un piano di interventi straordinari, ed il recupero delle parti oggi inutilizzate per dare sede ad attività e servizi funzionali allo sport.

Lo Stadio Luigi Ferraris inaugurato nel 1901 e poi ristrutturato nel 1989 per i mondiali “Italia ’90”, può ospitare 35.348 spettatori che possono godere di un’esperienza unica grazie alla vicinanza degli spalti al campo in stile inglese.

Proprio tali caratteristiche hanno indotto il Comune a chiedere la collaborazione della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate per avere un supporto qualificato di un soggetto terzo nella valutazione tecnico-estimativa del più probabile valore di mercato all’attualità dell’immobile, valore quantificato in euro 18.420.000,00.

Tale valore è perfettamente in linea con le valutazioni che erano state effettuate dagli uffici comunali, il che conferma la correttezza dei percorsi valutativi che gli enti hanno separatamente intrapreso e che hanno condotto a cifre sostanzialmente equivalenti.

Non è la prima volta che l’Agenzia delle Entrate della Liguria è chiamata ad offrire le proprie prestazioni estimali agli enti locali regionali e non sarà l’ultima.
Il percorso di collaborazione tra i due enti continuerà con la sottoscrizione di un protocollo di intesa che consentirà al Comune di avvalersi della collaborazione dell’Agenzia in tutti i casi in cui, per le peculiarità dei beni, sia opportuno intraprendere questa strada.
A breve verrà pubblicato il bando di gara.

Mentre la notizia della vendita dello stadio sta già suscitando vivaci discussioni, a Marassi, i residenti della zona attorno alla struttura sportiva si domandano come farà, l’acquirente, a superare il “problema” dei disagi causati dalle partite.
Attualmente, infatti, gli incontri di calcio causano la chiusura di strade, l’uso di enormi cancellate metalliche e l’interdizione dei posteggi in diverse aree. Aree pubbliche che non potrebbero più essere “gestite” con altrettanta facilità nel caso di una cessione a “privati”.
I comitati di quartiere già si preparano a dare battaglia, anche legale, nel caso i disagi proseguissero anche dopo la vendita. Il caso finirà quasi certamente nelle aule di un Tribunale.