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Enorme nido di api nel Cimitero di Staglieno, interviene l’apicoltore

 

 

 

 

 

 

 

 

Genova – Un enorme nido di api all’interno di un loculo del cimitero di Staglieno. L’insolita presenza è stata segnalata da alcune persone che si recavano in visita ai propri cari defunti. Quel via vai di api che entravano ed uscivano da un loculo sul versante ovest del cimitero non era passato inosservato e le numerose segnalazioni hanno spinto l’amministrazione a chiamare un esperto apicoltore per una verifica.

Un apicoltore è intervenuto per un sopralluogo e poi ha deciso di verificare con l’apertura del loculo. Il numero di api, infatti, lasciava supporre la presenza di un vero e proprio nido.

E così, rimossa la lapide che separa l’esterno dalla parete in cemento che chiude il loculo, l’apicoltore si è trovato davanti ad un vero e proprio “mostro” costruito dalle api in chissà quanto tempo.

Un nido che occupava quasi completamente lo spazio interno. Ogni centimetro quadrato era stato trasformato in cellette esagonali dove le api allevano le nuove nate e stivano il miele e il cibo necessario al loro sostentamento.

“Una situazione devastante – ha spiegato l’apicoltore – perchè nonostante il nido fosse enorme, all’interno c’erano poche migliaia di api. Di solito ce ne sono decine di migliaia. Un segno inequivocabile delle difficoltà che stanno attraversando tutte le api della zona di Genova e probabilmente di tutta la Liguria. Non c’è cibo e il maltempo ha causato enormi danni alle famiglie di api. Questa sarà un’annata pessima per il miele e si rischia una catastrofe se le api non riusciranno a raccogliere abbastanza miele per superare l’inverno. Rischiano di morire di fame”.

L’enorme nido era effettivamente “secco” ovvero senza miele. Di solito, in questa stagione, gli apicoltori iniziano ad avere un surplus nei nidi che viene raccolto a luglio quando le api hanno completato le scorte ed hanno, appunto, una parte di raccolto in eccedenza.

Il nido di api del Cimitero di Staglieno non verrà ovviamente distrutto e le api non verranno uccise. L’apicoltore le ha prelevate con una sorta di “aspirapolvere” appositamente creato per le api e le trasferirà nell’apiario urbano di via Lucarno, a Struppa, dove una associazione tiene corsi per diventare apicoltore ed ospita scolaresche che desiderano scoprire il magico mondo delle api o apprendere come si allevano e come si produce il miele.
Un servizio offerto gratuitamente alla collettività da numerose associazioni di apicoltori

Redazione Liguria
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