cornigliano giardino lineare writersGenova – Il “giardino lineare” appena inaugurato dal sindaco Marco Bucci è già stato vandalizzato.
Non c’è pace per il giardino pubblico, simbolo del recupero del quartiere di Cornigliano, inaugurato solo pochi giorni fa e già vittima dei danni della pioggia – forse per un errore nella realizzazione – e dei vandali.

Dopo le strisce di erba che si staccano e cado a terra a seguito delle abbondanti piogge dei giorni scorsi, infatti, un’altra “piaga” si è abbattuta sul giardino lineare. Si tratta dei soliti “writers” che hanno disegnato con bombolette spray diverse “tag”, le scritte trasformate in disegni che caratterizzano la “firma” dei vari autori.

Le scritte, tracciate con bombolette spray colorate, hanno deturpato alcuni angoli meno visibili del giardino che, durante la notte, non è certo tra le mete più ambite degli abitanti della zona.

Il degrado si sta velocemente impadronendo della struttura dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che la costruzione di un piccolo parco, da sola, non genera alcuna riqualificazione se la zona non viene poi curata e sorvegliata adeguatamente.

E così, prima i padroni maleducati di cani e ora i vandali, stanno trasformando in degrado quello che doveva essere uno dei vanti del rinato quartiere.

La striscia di terreno strappata alla costruzione della Guido Rossa e incuneata tra una rampa percorsa da decine di Tir e la ferrovia, è stata trasformata in un giardino pubblico ma già alla sua inaugurazione i comitati del quartiere e molti residenti della zona avevano “storto il naso”.

Perplessità confermate pochi giorni dopo l’inaugurazione dalla caduta di parte della copertura in “nastri d’erba” dei ripidi costoni del giardino.
Un probabile errore nel posizionamento di erba che, ovviamente, non ha ancora radici.
Più recentemente sono stati i padroni maleducati di cani a sporcare le aiuole e a far correre impuniti e incontrollati i propri animali nelle aiuole appena rifatte.
Infine, nelle ultime ore, sono arrivati i Writer che hanno tracciato disegni e scritte sui muri e persino sui pannelli trasparenti anti-rumore posizionati lungo il percorso.

Un nuovo degrado che andrebbe bloccato sul nascere prima che trasformi il giardino lineare nell’ennesimo fallimento dei tentativi di recupero delle periferie.