Genova – Non riaprirà A Rumènta, locale punto di riferimento per la musica dal vivo nel centro storico Genovese.

Attraverso un lungo post di Facebook, il gestore e lo staff del locale hanno comunicato la difficile decisione di non rialzare la saracinesca non appena i tempi lo consentiranno nuovamente.

“Abbiamo cercato di farVi divertire, di condividere con Voi emozioni che, ripensandoci, ci congela il sangue nelle vene – si legge nel post – Ci siamo evoluti, abbiamo sempre pensato più al cliente che a noi stessi, in quanto, per la nostra filosofia, la maggior gioia è veder un amico, un conoscente felice e soddisfatto ed un artista felice di aver condiviso con noi una serata ricca di allegria!
Siamo arrivati ad una conclusione, abbiamo meditato per più di 50 giorni per arrivare a questa decisione, difficile, combattuta, surreale, ma a malincuore ci arrendiamo!
Ci dispiace non poter più ospitare sul nostro palco tutti i nostri adorati artisti, ci dispiace non condividere più con Voi sorrisi, aneddoti, brindisi, ma non abbiamo più le forze per continuare”.
Ancora: “Questo nemico invisibile ci ha distrutti, questo stato invisibile ci ha distrutti, questa burocrazia ci ha distrutti. Non abbiamo più le forze per continuare, sostenere spese che non porterebbero nemmeno garantirci i costi mensili considerate tutte quelle fino ad oggi sostenute e che per ancora sei mesi se non più ( in assenza di fatturato) dovremmo sostenere. Il nostro core-business è la musica, la nostra forza era l’unione delle persone!
E’ stata una decisione sofferta, abbiamo pianto costantemente in questi ultimi tempi, tutte le notti, tutti i giorni, ma purtroppo non vediamo obiettivi, prospettive, mezzi necessari che ci permettano di continuare, sinceramente non ci sentiamo moralmente convinti di indebitarci per pagare debiti”.

Promesse ma nessuna azione concreta per aiutare le attività come quella di A Rumènta che ha combattuto il degrado del centro storico.

“Abbiamo sulle spalle innumerevoli denunce perché facevamo divertire la gente. Abbiamo avuto minacce di morte e diffamazione.
Non abbiamo mai accettato queste cose ed abbiamo sempre combattuto con onore, ma ora non abbiamo più le forze di combattere contro quelli che parlano ma non mantengono ed ora, oltre il danno, ci troviamo a rispondere di tutto quello che è il ‘passato’.
Dovremmo andare in determinati enti discografici, comunali statali a dare spiegazioni e giustificazioni, dovremmo rispondere di ingiustizie imposte, dovremmo mantenere il nostro onore e sottostare a tutte queste burocratiche assurdità che danneggiano unicamente le attività economiche che effetivamente mantengono il paese.
Non abbiamo più voglia di essere dei limoni da spremere, preferiamo spremere dei Lime in dei Mojto, rispettando, come abbiamo sempre fatto tutte le regole!
Ci spiace, siamo moralmente a pezzi, ma purtroppo è così!”

Alla fine, una flebile speranza di ritrovarsi in un futuro, che potrebbe anche rivedere un cambio di idea che però, al momento, appare quasi impossibile: “A presto RumentaLovers convinti di un futuro migliore, forse ci rivedremo e speriamo di cambiare idea, ma purtroppo questa attualmente è la nostra decisione irremovibile.
Vi amiamo e vi ameremo sempre.
Fly e lo staff!”