cormorano

Genova – “Inutile abbattere i cormorani per risolvere il problema della poca presenza di pesce nei corsi d’acqua della Liguria”. E’ la risposta di Legambiente alla decisione della Regione Liguria di approvare un piano di abbattimento per 60 cormorani, accusati di “rubare il pesce”. Proposta che sta scatenando una forte reazione delle associazioni ambientaliste ma anche dei tanti che difendono la Natura dall’intervento dell’uomo.

“I pesci scarseggiano nelle acque interne della Liguria – risponde Legambiente – principalmente per la cementificazione e l’inquinamento, e più in generale per l’attività dell’uomo. Occorre superare il modello che mette l’uomo al disopra dell’ecosistema, disponendo abbattimenti immotivati, forse dettati più dalla volontà di dare una risposta politica alle associazioni di pesca sportivi, che da reali necessità di contenimento”.

Secondo Legambiente, insomma, dietro la decisione di autorizzare la morte di decine di esemplari di cormorano (specie protetta in Europa) potrebbe non esserci una reale motivazione di conservazione.

“Sarebbe interessante capire dove verranno abbattuti questi 60 cormorani – spiega Federico Borromeo, direttore Legambiente Liguria – su una popolazione che la Regione quantificava ad inizio 2020 in 900 unità; tanto più se parliamo di migratori che si spostano abitualmente tra il Tirreno e la Danimarca”.

Il cormorano, insomma, non è un uccello stanziale e non resta sempre “nello stesso posto” ma si sposta migrando per decine di migliaia di chilometri e fermandosi dove trova riserve di cibo sufficienti.

“Non ha senso – prosegue Borromeo – parlare di “troppi cormorani” perché l’ecosistema si autoregola: se ci sono i pesci ci sono i cormorani, se i pesci scarseggiano i cormorani si spostano”.

Uccidere un cormorano, quindi, non significa “liberare” il tratto di torrente o di lago dall’azione di questi animali poiché, poco dopo la morte dell’esemplare, potrebbe arrivarne un altro, attratto dalla presenza del cibo.

Al momento, però, Legambiente, come altre associazioni ambientaliste, non entra nel merito della vicenda e attende di poter leggere la delibera della Regione Liguria, il piano di abbattimento che verrà reso pubblico e il contenuto del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) che, secondo la Regione Liguria, avrebbe avvallato il piano di abbattimento.

Federico Borromeo Legambiente Liguria

(nella foto Federico Borromeo, direttore Legambiente Liguria)