Città dei Bambini Genova
Genova – Dopo la Biblioteca De Amicis, anche la Città dei Bambini potrebbe cedere ridimensionati i suoi spazi o addirittura chiudere.
E’ l’allarme lanciato da Ferruccio Sansa, consigliere regionale di opposizione, che in un post sulla sua pagina Facebook spiega: “Da fonti della Porto Antico ci risulta che la società pubblica ha inviato nei giorni scorsi una lettera che non lascia dubbi. Il contratto con il Festival della Scienza (i cui soci sono in parte pubblici), che gestisce la Città dei Bambini nel Porto Antico, sarà risolto tra quattro mesi”.
Una risoluzione anticipata rispetto ai tempi del contratto.
Sansa prosegue: “Il contratto doveva scadere tra circa un anno. Qualcosa di improvviso è successo. Ora le ipotesi sono due: o la struttura chiuderà oppure sarà affidata a un nuovo gestore. Ma i timori per la sorte di un altro dei gioielli per bambini ospitati nel Porto Antico sono legittimi: è di pochi giorni fa la notizia che anche la stupenda biblioteca De Amici subirà una ‘razionalizzazione’. Così la chiamano in Comune. In pratica saranno ridotti gli spazi. Adesso ecco l’allarme per la Città dei Bambini. Parliamo di un luogo storico nato nel 1998 dall’intuizione e dalla dedizione di Renato Picco, il padre del Porto Antico appena scomparso. Una ‘città’ per i bambini che visitano il nostro porto e che arrivano da tutta la città (soprattutto dal Centro Storico). Un vero gioiello di oltre mille metri quadrati divisi in tre moduli, a seconda delle età. Ogni anno 80mila bambini la visitano. E’ un luogo di ritrovo per piccoli e famiglie, ricco di spazi, laboratori, attività per aiutare i bambini a stare insieme ai loro coetanei e alle loro famiglie.
Che cosa succede? Possibile, come accade per la De Amicis, che gli spazi siano stati destinati ad attività economiche?
In Liguria, la regione più vecchia d’Italia, i più giovani già adesso non hanno spazi. Fisici e non solo. La loro voce non è ascoltata. Anche se i liguri di domani sono loro.
Se Genova perdesse la sua Città dei Bambini vorrebbe proprio dire che… non è più una città per bambini”.
Durante il punto stampa per l’emergenza Coronavirus in Liguria, il sindaco di Genova Marco Bucci ha parlato della De Amicis e della Città dei Bambini.
“Ci sono state recentemente polemiche strumentali per quanto riguarda la De Amicis e la Città dei Bambini. Voglio dire ai genovesi che le superfici per la cultura sono aumentate e sono destinate ad aumentare. Non c’è nessun accordo preso per la Biblioteca De Amicis né  tantomeno per la Città dei Bambini, le superfici in dotazione alle due strutture rimarranno uguali o aumenteranno. Una delle proposte operative parla di un considerevole aumento.
Stiamo facendo tre nuovi musei in città: il museo dell’Emigrazione, il museo della Città di Genova e la Casa dei Cantautori, tutte e tre estensioni che superano i 5mila metri quadrati in totale. Queste polemiche non hanno nessun senso. La Città dei Bambini è un orgoglio della nostra città che vogliamo mantenere e rinforzare”.