Liguria in zona arancione sino al prossimo 31 gennaio compreso. Alla mezzanotte di ieri è scattato il nuovo provvedimento del Governo che istituisce le nuove zone di attenzione a seconda della gravità dell’emergenza covid presente nell’area.
In Liguria, a giocare a sfavore, resta l’altissimo numero di decessi rispetto alla popolazione residente mentre è in discesa – molto lenta – il numero dei nuovi casi di contagio e il tasso di occupazione dei posti letto.
Restano chiusi Teatri, Musei e Cinema ma anche palestre, piscine e impianti sportivi in genere. Una deroga viene fatta solo per attività individuali all’aperto.
La zona arancione prevede anche la chiusura di bar e ristoranti che non possono più accettare clienti all’interno del locale.
Possibile invece l’attività di vendita da asporto in tutta la fascia esclusa dal coprifuoco (dalle 5 alle 22).
Il nuovo provvedimento del Governo, però, inasprisce le limitazioni per quei locali che non hanno la cucina e che vendono al dettaglio bevande, e per queste attività scatta il limite per l’asporto alle ore 18.
Provvedimento preso perché sempre più spesso, nelle vicinanze di questi locali, si formavano capannelli di persone intente a consumare quanto appena acquistato “da asporto”.