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Genova – Hanno minacciato un rivenditore di auto di Sestri per farsi consegnare illecitamente somme di denaro.
Nella corso della mattinata la polizia ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Genova, due genovesi accusati del reato di tentata estorsione in concorso, aggravata dal “metodo mafioso”.

Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Genova e la vicenda ha visto come vittima un commerciante d’auto di origine rumena, che di fatto si era prestato a figurare come intestatario fittizio di una serie di veicoli extralusso in uso a professionisti genovesi. In particolare una delle persone coinvolte , avrebbe avuto la disponibilità di una Bentley Continental e di una BMW.

I mezzi sono stati sequestrati in una indagine della Guardia di Finanza, nel gennaio 2020 e  secondo l’ipotesi di accusa, uno degli indagati avrebbe richiesto al venditore d’auto, in maniera via via sempre più insistente, il danaro investito.
Falliti i tentativi di riottenere il denaro avrebbe coinvolto l’altro indagato che che si sarebbe presentato alla vittima come esponente della ‘ndrangheta, con collegamenti con la cosca coinvolta nella strage di Duisburg (Germania).

Dopo le pesanti minacce il venditore d’auto, spaventato, ha deciso di rivolgersi alla Squadra Mobile della Questura di Genova, che, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, ha iniziato subito una attività d’indagine anche supportata da attività tecnica.
L’incontro tra uno degli indagati e la vittima veniva monitorato e ascoltato dagli investigatori della Squadra Mobile.
Il contenuto dell’incontro forniva gli elementi di riscontro che consentivano ai magistrati della D.D.A. di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, misura che veniva adottata dal GIP del Tribunale.