Portofino – La Regione Liguria ha bocciato il Bilancio preventivo del 2020 del Parco di Portofino mettendo in discussione, di fatto, l’operato del commissario-sindaco Paolo Donadoni, primo cittadino di Santa Margherita Ligure, attuale commissario del Parco (nominato dalla stessa Regione) ed ultimo presidente del Parco.
A denunciarlo il Comitato per il Parco nazionale di Portofino che, in una nota diffusa oggi scrive:
“Il 20 Dicembre 2019 il Parco di Portofino, assieme a quello dell’Antola e di Montemarcello Magra-Vara, sono stati commissariati, con la promessa di iniziare entro due mesi le procedure di costituzione dei nuovi Consigli.
A distanza di oltre un anno non solo il Parco di Portofino rimane commissariato, ma la stessa Regione Liguria, che aveva affidato l’incarico di Commissario al Sindaco di Santa Margherita Ligure Paolo Donadoni, ultimo Presidente del Parco stesso, ha bocciato adesso il bilancio del Parco.
La motivazione? Il bilancio preventivo del 2020 è stato presentato il 30 dicembre 2020! Leggiamo infatti che “il bilancio di previsione per l’esercizio 2020 dell’Ente Parco di Portofino è stato approvato in data 30 dicembre 2020 con Decreto del Commissario Straordinario n. 22 dell’Ente e dunque alla fine dell’anno di gestione dell’esercizio a cui si riferisce, con ciò di fatto snaturando le funzioni di documento previsionale e di piano di gestione proprie di un bilancio preventivo”.
Quindi non solo il Parco di Portofino, a differenza degli altri, non ha un bilancio preventivo approvato per il 2021, ma Regione Liguria con un atto ufficiale dice che l’Ente ha navigato e naviga a vista dal momento del Commissariamento”.
Il Comitato per il Parco Nazionale di Portofino punta anche il dito contro una gestione economica che presenterebbe alcune anomalie.
“Curiosando tra le recenti spese del Parco – scrive ancora il Comitato – si nota che il 1 febbraio di quest’anno 3.000 € sono stati utilizzati per l’acquisto di 330 copie del volume “Dante tra noi” con la motivazione che l’opera tratta del breve periodo in cui il Poeta è stato esule in Liguria. Una spesa quantomeno non opportuna in considerazione delle ristrettezza economiche in cui versano i Parchi Liguri, ma indice di uno stato dell’Ente che ci fa ribadire con forza la necessità e l’urgenza nell’immediato di far funzionare questo Parco e di riprendere attivamente l’iter per l’effettiva istituzione del Parco Nazionale abbandonando le logiche ostruzionistiche e dilatorie dei questi ultimi tre anni”.
Il “Comitato per il Parco di Portofino – Tutti per il Parco” nello scorrere il bilancio pluriennale dell’Ente, (anch’esso non approvato), nota che: “i trasferimenti da Regione Liguria al Parco sono stati di 653.000 nel 2019 e ne viene ipotizzato un sostanziale importo negli anni a seguire, ai quali sono aggiunti altri importi, da precedenti progettazioni europee che, con gli incassi propri dell’Ente, fanno salire le cifre a circa 900.000 per il 2019 e 2020, prevedendo valori di circa 1.200.000 per il 2021 e 1.000.000 per il 2022”.
“Guardando il bilancio del più piccolo Parco Nazionale Italiano, il limitrofo parco delle Cinque Terre – scrive ancora il Comitato – del quale questa parte di regione sta diventando il dormitorio, troviamo cifre che oscillano tra i 13.500.000 e i 20.000.000 di euro l’anno. Per questo constatiamo l’entità dei danni finanziari, e conseguentemente occupazionali, provocati dalla volontà di non istituire il Parco Nazionale di Portofino, ai quali si aggiunge la perdita di un Ente in grado di effettuare una progettazione in grado di intercettare localmente i fondi del Next Generation Eu. Per questo sollecitiamo tutti i destinatari della presente ad attivarsi nelle loro competenze e possibilità per far ripartire l’iter del Parco Nazionale”.