polizia locale SpeziaLa Spezia – Sono accusati di aver imbrattato arredi urbani nel centro città i 5 ragazzi identificati dalla polizia locale a seguito di indagini sulle riprese video del circuito di sorveglianza cittadino.
Sabato 23 aprile, la Polizia Locale ha accertato che ignoti avevano danneggiato, imbrattandoli, alcuni parapedonali ubicati all’incrocio tra Via Veneto e via XX Settembre. Sui manufatti erano state apposte delle scritte a sfondo chiaramente politico: su un pannello elettorale raffigurante il candidato per il Consiglio Comunale alle elezioni amministrative Francesco Ponzanelli, era stata apposta la scritta con pennarello indelebile di colore nero “Nel Gulag”, mentre sul parapedonale adiacente, i vandali avevano scritto “Tenia”. Altresì, su un vaso ornamentale contenente piantumazione decorativa e posizionato dall’Amministrazione comunale in via Sforza, era stata apposta la scritta “Il vaso di Peracchini”.

Immediatamente sono iniziate le indagini e, per identificare i responsabili, gli agenti della Polizia Locale, si sono avvalsi delle telecamere della videosorveglianza cittadina visionando le immagini registrate nella notte tra venerdì e sabato.
I filmati hanno confermato che i danneggiamenti di cui trattasi sono avvenuti alle ore 0l:50 circa ed immortalavano cinque giovani spezzini di circa vent’anni, due di sesso femminile e tre di sesso maschile: mentre alcuni materialmente imbrattavano i manufatti, gli altri componenti del gruppo attendevano poco distante svolgendo presumibilmente la funzione di “palo”.
Partiva quindi una nota di rintraccio relativa alle due persone di sesso maschile, responsabili materiali dell’imbrattamento dei parapedonali e del vaso e, a conclusione delle investigazioni, la Polizia Locale ha identificato compiutamente sia gli autori delle scritte sia gli altri soggetti facenti parte del gruppo: trattasi di cinque ventenni spezzini vicini agli ambienti dell’estrema sinistra che, nelle circostanze in cui venivano compiuti i fatti di cui sopra, stavano facendo ritorno alle proprie residenze dopo aver partecipato, nel corso della stessa giornata, ad una manifestazione tenutasi a Roma.
I responsabili, dopo essere stati convocati presso il Comando di viale Amendola, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.