Genova – In Liguria mancano operai specializzati nel settore dell’Edilizia e sarebbe auspicabile che la Regione Liguria finanziasse corsi per giovani, per immigrati e personale da riqualificare. A lanciare il messaggio di allarme e l’appello alla Regione sono Federico Pezzoli segretario generale Fillea Cgil Genova e Liguria e Saleh Zaghloul, responsabile immigrati Fillea Cgil Genova e Liguria .
“Il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di grande espansione – spiegano alla Cgil – i vari bonus hanno messo in moto un processo di riqualificazione che sta ridisegnando il profilo delle città. Insieme alle agevolazioni sono partite molte grandi opere e molte ne inizieranno; solo citarne alcune la nuova Diga del Porto di Genova, l’Aurelia di levante e di ponente, la diga di Vado e molte altre comprese quelle dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo sviluppo del comparto è in parte rallentato dalla mancanza di manodopera specializzata: da nord a sud si tratta di un problema noto, più volte denunciato dalle associazioni datoriali e al quale bisogna dare una risposta”.
Per quanto riguarda la Liguria, la Fillea Cgil crede che la soluzione possa consistere nel coinvolgere le Scuole edili delle province liguri con l’istituzione di corsi di formazione dedicati a giovani, immigrati e personale espulso dai processi produttivi in modo da colmare la lacuna della mancanza di specializzazione e dare nuovo impulso all’occupazione.
Ecco perché la Fillea lancia un appello all’Assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo per il coinvolgimento attivo della Regione attraverso il finanziamento di tali corsi, capofila le scuole edili del territorio.
“In questo modo – spiegano i rappresentanti sindacali – si risponderebbe alle esigenze delle aziende e di chi cerca lavoro, di chi lo ha perso e deve riconvertirsi e di chi, straniero, vuole integrarsi costruendosi un futuro migliore nel nostro Paese. Gran parte delle indicazioni europee promuovono azioni volte ad una crescita inclusiva e di qualità e volta alla riduzione delle disuguaglianze. Anche noi, in Liguria, potremmo fare la nostra parte”.
A stretto giro risponde la Regione Liguria che fa sapere che:
“Regione Liguria ha già avviato un’interlocuzione con Ance e Scuola Edile per il censimento dei fabbisogni nel settore edile, l’ultimo incontro risale a poche settimane fa. La raccolta dei fabbisogni sarà la base per la programmazione di un piano settoriale sull’edilizia da proporre e condividere con le parti sociali e con il parteneriato nella logica sempre seguita nella programmazione della Fse: quella di sostenere corsi nei settori e per le figure specifiche di cui il mercato ligure ha bisogno”. Così l’assessore alla Formazione di Regione Liguria risponde al comunicato odierno di Fillea Cgil.
“La possibilità di prevedere bandi settoriali di formazione, a partire dal prossimo autunno e in base a concreti fabbisogni espressi – aggiunge – ci è data dalla recente approvazione, peraltro tra le prime cinque regioni italiane, del Programma Operativo Regionale del Fse 2021/2027 e dalla conseguente possibilità di poter attingere alle nuove risorse. Sottolineiamo che il Fondo Sociale Europeo, tanto quello che stiano ultimando quanto quello di nuova programmazione, non discrimina nessun disoccupato immigrato (regolare) o cittadino che, se residente o domiciliato in Liguria può partecipare alle iniziative formative e di inclusione sociale e lavorativa. Le linee generaliste della Formazione già presenti consentono di presentare progetti per qualunque figura professionale del repertorio in accordo con le aziende del territorio. Devo però evidenziare che relativamente al settore della edilizia e della carpenteria, esclusa quella navale, sono stati presentati pochi progetti: nessuno sulla linea C della formazione a sportello con vincolo occupazionale, molto adatta per le aziende medio grandi che hanno fabbisogni cospicui e programmabili; sono cinque invece i progetti presentati su Match Point per edilizia e carpenteria. Rilevanti i corsi Iefp (percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale a cui si iscrivono gli studenti dopo la terza media assolvendo all’obbligo scolastico) programmati e finanziati da questo assessorato sul territorio ligure. Attualmente nei corsi promossi da cinque enti di formazione per la figura professionale degli ‘operatori edili’ e ‘operatori di impianti termoidraulici’ sono coinvolti circa 220 studenti.” Un’altra opportunità arriva dal programma GOL-Garanzia Occupabilità Lavoratori. “Nella sua offerta formativa – spiega sempre l’assessore alla Formazione – sono inserite ben 5 figure professionali nel settore dell’edilizia: carpentiere edile, conduttore macchine movimento terra, gruista edile, muratore, operaio edile comune”. Come è noto Gol è il programma di formazione e politiche attive del lavoro che ha per utenti i disoccupati a partire dai fruitori dei centri per l’impiego tra cui i percettori di naspi e di reddito di cittadinanza.
“Dal quadro delineato si evince un ventaglio di proposte già ampio – conclude l’assessore alla Formazione – a cui si aggiunge la disponibilità alla programmazione di nuovi percorsi che il confronto con parti datoriali e sociali nel loro complesso confermeranno necessaria assieme alla condivisione delle risorse da impiegare”.