Genova – Andare a scuola ogni giorno con la paura di essere travolti da un’auto, da una moto o da un camion che sfrecciano lungo la strada senza marciapiede. E’ ciò che provano bambini e genitori della scuola primaria di Pino, appartenente all’Istituto comprensivo di Molassana e Prato.
Con il ritorno alle lezioni dopo le feste di Natale, infatti, è ripresa anche la preoccupazione dei genitori e dei familiari dei tanti bambini che frequentano la scuola immersa nel verde di Pino.
Da tempo conducono una vera e propria “battaglia” contro automobilisti e motociclisti che scambiano la strada che da Molassana sale a Pino Soprano, per una pista da gara. L’assenza di un marciapiede, anche nel tratto più vicino alla scuola, rende davvero pericoloso ogni ingresso ed ogni uscita da scuola e le strisce pedonali sono state tracciate solo di recente.
La scuola ha infatti due accessi: quello principale in viale a Pino Sottano, con posti auto e affaccio su una strada stretta ma tranquilla, e uno “secondario”, a monte, usato da chi arriva in bus e da chi “scende” da Pino Soprano o dai centri abitati sulle alture.
Questo accesso ha evidenziato una pericolosità oggetto delle denunce dei genitori.
Più volte sono state fatte richieste al Comune e al Municipio locale per avere la presenza di vigili urbani almeno negli orari di ingresso e uscita da scuola ma a parte qualche sporadico controllo, nulla si è mosso in tal senso e il rischio che qualcuno finisca travolto è costante.
Nei giorni prima di Natale un gruppo di bimbi ha rischiato di essere investito per la manovra azzardata di un camion e da allora l’incubo di un incidente grave preoccupa i genitori e i familiari dei piccoli.
La scuola ha un ingresso superiore, in via di Pino, proprio davanti alla fermata del Bus e chi scende dal mezzo pubblico deve sostare a bordo strada, senza marciapiede e senza protezioni e poi attraversare la strada e camminare rasente alla recinzione poiché non esiste marciapiede o banchina di stazionamento. Il tutto deve avvenire sotto stretto controllo degli accompagnatori perché le auto sfrecciano come in una pista da gara e anche i grossi camion non accennano neppure a rallentare.
“Ci domandiamo – spiegano i genitori – cosa si aspetta a fare qualcosa. La strada è senza marciapiede, non c’è spazio per camminare e negli orari di ingresso e uscita il numero delle persone che transita è grande. Forse si deve aspettare una tragedia per accorgersi che quella strada è pericolosa?”.
Genitori e familiari chiedono che il Comune intervenga, magari con dei dissuasori di velocità o con la realizzazione di un marciapiede almeno nel tratto più vicino all’accesso alla scuola.
“Si potrebbe chiedere ai proprietari dei terreni vicini se potessero cedere un pò di spazio – spiegano i genitori. Oppure si può prevedere che, almeno negli orari a maggior presenza di persone, sia presente una pattuglia della polizia locale a presidio del luogo. Non possiamo lasciare i bambini nel pericolo costante di essere investiti”.
Nella zona i tentativi di sensibilizzare automobilisti e motociclisti sono stati numerosi. Sono stati messi cartelli, avvisi e ogni volta che passa qualche mezzo troppo veloce si levano strepiti e urla ma le cose non accennano a cambiare.
“Abbiamo chiamato, scritto – raccontano ancora i genitori – ma al massimo abbiamo visto qualche macchina della polizia locale passare un pò più di frequente e per brevi periodi. I nostri bambini rischiano di essere travolti ogni giorno e ci aspettiamo che qualcuno faccia qualcosa a riguardo”.
La scuola di Pino è immersa nel verde ed ha spazi all’aperto che certamente potrebbero attirare un’utenza anche più grande ma il “limite” della sicurezza rischia di essere un ostacolo e spesso le famiglie che potrebbero frequentarla scelgono altri istituti per questioni “di sicurezza”.