Migranti profughiVentimiglia (Imperia) – Ancora emergenza Migranti nella città al confine con la Francia. Questa mattina all’alba nuovo intervento di sgombero su un treno merci fermo per la notte nella zona della stazione ferroviaria. Forze dell’ordine, vigili del fuoco e tecnici delle ferrovie sono intervenuti per far scendere dai vagoni i disperati che sempre più spesso tentano di entrare in Francia nascondendosi sui treni con grave rischio della vita.
Per operare in sicurezza è stato necessario staccare temporaneamente l’alimentazione della rete elettrica per evitare che le persone in fuga entrassero in contatto con i cavi dell’alta tensione restando fulminati.
Le operazioni si sono svolte nella calma relativa e i Migranti sono stati convinti a scendere senza opporre resistenza.
La situazione, a Ventimiglia, è sempre più critica e si teme l’emergenza nel periodo primaverile estivo quando il flusso di disperati aumenta perché è più facile percorrere i sentieri di montagna per tentare di passare il confine con la Francia.
I Migranti, infatti, non desiderano, nella stragrande maggioranza dei casi, restare in Italia e vogliono proseguire il viaggio verso paesi più ricchi e dove ci sono politiche per l’inclusione molto più efficaci e funzionali.
I disperati che fuggono da paesi in guerra o con carestie vengono però fermati al confe e rispediti in Italia per via del Trattato di Dublino, sottoscritto più volte dall’Italia che prevede che i Migranti sbarcati in Italia debbano restare nel territorio del primo paese di arrivo, sino al completamento delle pratiche per ottenere lo status di rifugiato.
In Italia questa procedura può durare anni e i Migranti restano di fatto “prigionieri” sul territorio italiano.
Secondo la maggior parte degli analisti, questo è il punto più importante da modificare negli accordi internazionali che costringono l’Italia, paese più vicino all’Africa da cui proviene gran parte della fuga di persone, a mantenere sul proprio territorio persone che non vorrebbero restare.