Genova – Ancora una vetrina in frantumi nel centro storico genovese ed ancora danni da pagare. Questa volta è successo alla piadineria di via di Soziglia, nel cuore della città antica, sempre più preda della microcriminalità e del degrado.
La tecnica usata è la solita, già vista in molti altri casi, sempre nel centro storico: il malvivente afferra un tombino in ghisa nelle vicinanze e lo scaglia contro la vetrata anti sfondamento che cede per la violenza dell’impatto e va in frantumi. Con un martello o una sbarra in metallo vengono dati gli ultimi colpi per aprire un varco ed entrare nel negozio.
Il ladruncolo è fuggito con il denaro in cassa ma ha causato danni per migliaia di euro che dovranno essere pagati dal titolare.
L’ennesimo attacco alle regole, alla vivibilità del Centro Storico e la ulteriore riprova – secondo i residenti e molti commercianti, che le attuali misure anti degrado non funzionano e non rendono più sicura la parte antica della città.
Prima della Piadineria di via di Soziglia sono stati diversi i negozi assaliti nello stesso modo e telecamere di sorveglianza e pattuglioni non hanno impedito il ripetersi degli episodi e nemmeno l’individuazione dei colpevoli.
Residenti e commercianti chiedono che i controlli vengano rafforzati e la presenza di uomini sul territorio ma anche investimenti sul degrado sociale e sulla lotta alle problematiche legate al disagio.
In precedenza erano state prese di mira Mielaus ma anche Viva la Vida di piazza Ferretto