Macrì radura della Memoria disabiliGenova – Una toccante lettera, con collegamenti con la tragedia del Ponte Morandi quella letta ieri, nella Radura della Memoria che sorge dove un tempo era il ponte, da Marco Macrì, genitore di un bimbo con disabilità e portavoce di tante famiglie alle prese con difficoltà ed ingiustizie burocratiche che stanno minando le possibilità di recupero dei loro figli.
Una lettera letta durante il dibattito sulla disabilità e l’inclusione sportiva ma che si è esteso alla realtà di centinaia di famiglie alle prese con la mancanza di insegnanti di sostegno nelle scuole, con l’incredibile disorganizzazione del personale scolastico alle prese con un boom di bambini cui viene riconosciuta la disabilità ma anche con i ritardi con cui le Asl prendono in carico, garantendo cure fondamentali, i bambini con problemi di varia natura, fisica e cognitiva.

Salve, sono Marco Macri, vigile del fuoco e papà di un bimbo disabile.
Scuserete l’ emozione ma questo luogo, comprenderete, per me rievoca sensazioni ed emozioni contrastanti. Con il comitato delle vittime del Ponte Morandi, vorrei sottolineare, ci sono enormi similitudini.
I nostri bambini e bambine hanno bisogni educativi speciali, hanno bisogno di cure ed attenzioni particolari come il ponte che non c’e piu’ che sottoposto a intemperie e al sale del nostro splendido mare ha ceduto facendo mancare all’affetto dei propri cari 43 persone.
Sapete i nostri figli e figlie sono come quel ponte fragili , hanno bisogno di cure, di attenzioni periodiche perché i loro stralli, senza i dovuti farmaci, senza le dovute terapie cederebbero.
Molti di loro, perdonerete ma voglio ricordarlo, non sopravvivono ai genitori ma sono i genitori a restare orfani delle loro creature.
Questi bimbi e bimbe son sottoposti al giudizio degli altri un sale su una ferita che brucia a loro stessi e ai genitori perchè bollati come diversi siano essi disabili motori , cognitivi o sensoriali e logora .
Sono sottoposti alle intemperie ma non hanno riparo perchètroppo spesso mancano sostegno scolastico , ose , osa ,
educatori e allora cadono giu’ in un vuoto che non tutti i genitori riescono a colmare con le proprie economie sopperendo alle mancanze istituzionali.
Quando ho scoperto della disabilità di mio figlio mi son sentito abbandonato come le famiglie delle vittime del ponte
avevo due opzioni , arrendermi o combattere e siccome non sono un uomo di parole ma di parola ho premesso a mio figlio che avrei combattuto per lui …pertanto ho chiesto giustizia per Nicola e i bimbi , bimbe adolescenti e adulti come lui che non avevano quanto la costituzione prevede ho chiesto giustizia per le invalidità civili che arrivano dopo un anno e non dopo quattro mesi minando la tenuta sociale ed economica delle famiglie nonché l’inclusione scolastica
Ho chiesto giustizia per le cure che vedevano 2000 bimbi disabili senza cure facenti parte dei livelli essenziali di assistenza (LEA)
Ho chiesto giustizia per l’ inclusione scolastica Troppo spesso mancano ore di sostegno e troppo spesso gli insegnanti di sostegno non sono specializzati perchè devono pagarsi il corso TFA oltre 3000 euro.
Ho chiesto giustizia verso le aziende che non assumono ragazzi e ragazze disabili, chiedendo che vi fossero
progetti d’assunzione pubblici perchè i nostri ragazzi e ragazze non siano sfruttati
Ho chiesto giustizia per le barriere architettoniche di questa città, regione , ci sono troppi luoghi inacessibili come i mezzi di trasporto pubblico.
Ho chiesto giustizia per avere spiagge accessibili sempre troppo poche e sempre piu’ private non e’ possibile che non possano accedere al mare tutti.
Ho chiesto giustizia per le discriminazioni che subiscono questi ragazzi e ragazze con disabilità che non si vedono perchè non e’ possibile che un bimbo non possa accedere alla carrozza disabili per insensibilità dei ciclisti o un ragazzo venga malmenato perchè guarda una ragazza da un bullo e non ci sia una legge specifica che punisce tutto questo ma solo leggi generiche che hanno poi un aggravante se il soggetto è disabile.
Perdonerete il mio sfogo son un papà che ama il proprio figlio e voglio rimarcare con vigore come occorra creare le basi perché i nostri figli e figlie possano aspirare a diventare nella maggior parte contribuenti e non restare una spesa pubblica perpetua includendoli nella società sotto ogni aspetto.
Lo dice anche la Corte dei Conti che ha rimarcato come i nostri figli abbiano diritti incomprimibili dai vincoli di bilancio e voglio sperare la giustizia ordinaria dica la stessa cosa per la sicurezza delle persone che percorrono le autostrade.
Credo fermamente che per la vita e sulla vita delle persone occorra investire
Chiudo con un appello e una nota positiva.
Il mio appello è alle istituzioni di qualsiasi colore politico “la disabilità non puo’ e non deve essere terreno di scontro
politico ne’ bandiera elettorale e non può essere ricordata solo nelle giornate che il calendario nazionale o mondale prevedono. vi prego ognuno di noi puo’ diventare disabile per malattia oncologica , degenerativa o per un incidente anche temporaneamente rompendosi
una gamba. Partendo da questo assunto vi prego metteteci tutto il vostro impegno , il vostro ascolto e rendete Genova , la Liguria un luogo pienamente accessibile per
ogni tipo di disabilità sensoriale , motoria e cognitiva non lo prevede solo la legge ma e’ anche un vostro obbligo morale che a vari livelli avete assunto rappresentando i cittadini. Le linee guida del marzo 2021 della comunità europea prevedono che per i nostri figlie e figlie divisi in mission si spendano economie per il superamento delle loro difficoltà e per la loro piena inclusione sociale non un euro deve essere speso in modo non adeguato “
La nota positiva e’ ieri mio figlio e tanti bambini e bambine erano qui a divertirsi insieme superando le loro diversità uniti dallo sport .
Lo sport qualsiasi esso sia scelto dai nostri figli e figlie li porta a assaporare i veri valori della vita , il rispetto dell’ avversario , il sacrificio per avere un risultato e lo spirito di squadra .Lo sport e’ parte integrante delle terapie dei nostri figli li fa sentire inclusi , fa stringere loro amicizie e li fa migliorare .
Investiamo nello sport , nella scuola e nella salute i nostri figli sono il futuro.