Mugugno di Chiavari FacebookChiavari – Il gruppo Facebook dei “Mugugni del Comune di Chiavari” sospende le attività accusando l’amministrazione di voler imporre il silenzio alla “contestazione” con denunce e querele e il sindaco Messuti invita a riprendere le attività del gruppo pur contestando le modalità di denuncia e “scambiando” chi gestisce una pagina social con i Giornalisti che ben altro lavoro fanno.
A lanciare la pietra nello stagno è stato un post di uno degli amministratori del gruppo

“Cari membri dei Mugugni del comune di Chiavari – si legge nella comunicazione – Oggi ci troviamo a dover condividere con voi una notizia di non poco conto, frutto di una decisione sofferta e ponderata. Come molti di voi saranno a conoscenza, negli ultimi tempi, il nostro gruppo di discussione, confronto e, talvolta, di legittimo sfogo, è stato sottoposto a un controllo minuzioso e, a nostro avviso, non del tutto equo.
Nonostante il nostro continuo e scrupoloso impegno per garantire che il dialogo all’interno di questo spazio rimanesse nel rispetto delle regole e della legalità, ci troviamo ora ad affrontare delle sfide legali che non solo ci sembrano ingiustificate, ma che stanno anche minando la nostra tranquillità personale e professionale”.

“Tutti i moderatori, che hanno sempre operato con integrità e trasparenza – prosegue il post – sono stati coinvolti dall’amministrazione comunale in querele per presunte diffamazioni da parte di alcuni membri del gruppo. Questo, permetteteci di sottolinearlo, nonostante la nostra costante vigilanza nel moderare i contenuti e nel promuovere un dialogo aperto ma sempre rispettoso”.

Secondo i gestori del gruppo social “la situazione è ulteriormente aggravata dalle recenti informazioni che abbiamo ricevuto: altre querele sono in arrivo. È chiaro che il nostro gruppo è sotto osservazione attenta, con persone che analizzano i contenuti alla ricerca di potenziali motivi per avviare nuove azioni legali”.

Per questi motivi pur con grande rammarico il gruppo di moderatori ha deciso di mettere temporaneamente in pausa il gruppo dei Mugugni di Chiavari. Una scelta non facile visto che la comunità conta più di 13.000 iscritti, ma – secondo gli autori: “è una decisione presa per tutelarci da ulteriori pressioni e da uno stress che sta diventando insostenibile”.

La decisione dei moderatori ha suscitato una forte discussione sui social e altrove e le roventi polemiche rivolte anche contro l’amministrazione comunale hanno spinto il sindaco Messuti a “replicare” compiendo però un errore piuttosto comune: quello di considerare “giornalismo” una attività meritevole e certamente utile – anche alla stessa Informazione che spesso proprio nei gruppi trova spunti per i propria articoli ma che non ne rispetta le regole e non ne ha le caratteristiche peculiari. In primis perché non esiste un direttore responsabile della pubblicazione.

“Mi rivolgo ai moderatori dei Mugugni del Comune di Chiavari – ha scritto Messuti – chiedendo loro di riprendere l’attività e di svolgerla con la dovuta attenzione e serietà che per tanti anni hanno contraddistinto questo spazio virtuale. Sono consapevole della fatica e del continuo rischio di essere denunciati penalmente per diffamazione, rischio a cui sono sottoposti tutti i giornalisti (???) e chi quotidianamente gestisce i mezzi di comunicazione”.

“La libertà del singolo finisce dove inizia quella degli altri – prosegue il primo cittadino di Chiavari – questo è un principio cardine della democrazia. L’amministrazione di Chiavari non è pertanto responsabile della decisione presa in autonomia da chi gestisce i Mugugni – afferma il primo cittadino Messuti – Nessuno ha mai voluto impedire ai moderatori di svolgere il proprio lavoro e nessuno ha mai chiesto la chiusura del gruppo, contrariamente a quanto affermato”.

La replica del sindaco prosegue affermando che uno dei componenti del gruppo, userebbe il gruppo usando “il gruppo Facebook pubblicando i suoi comunicati stampa, diffondendo fake news e dando avvio a campagne di odio e di diffamazione a cui si sono accodati dei simpatizzanti”.

Infine il primo cittadino di Chiavari invita “i cittadini ad utilizzare i canali messi a disposizione dal Comune per segnalazioni, lamentele o suggerimenti, contattando gli uffici o prendendo direttamente un appuntamento con me. Sono sempre disponibile ad ascoltare e a ricevere chiunque”.