Genova – Un Natale senza luminarie “collettive” per il quartiere di Pegli. E’ la preoccupazione di molti residenti per via del tam tam del quartiere che parla di una lotta contro il tempo per mettere d’accordo, quasi ormai fuori tempo massimo, gruppi di commercianti in dissidio tra loro ma anche spaventati dai costi esorbitanti e dalle spese extra imposte dalla “crisi” che nel ponente morde più che nel centro città.
Di certo, al momento, c’è solo che la luminarie che verranno montate nei prossimi giorni nei quartieri vicini (Pra’, Voltri e Sestri) non arriveranno anche nella delegazione e che la motivazione è il mancato accordo tra chi dovrebbe finanziare con denaro proprio l’allestimento degli addobbi.
Pesa il calo degli affari e l’aumento dei costi ma anche una serie di “dissapori” che avrebbe fatto mancare l’unione che si era invece trovata negli anni scorsi e che è indispensabile per coordinare un intervento comune.
A perderci rischia di essere il quartiere visto che le illuminazioni e gli arredi natalizi resteranno all’iniziativa dei singoli che ovviamente non mancheranno di addobbare vetrine e negozi limitandosi, però a “lavorare nel proprio”.
Un malessere che cova da tempo e che sembra avere radici profonde, che vanno oltre la questione luminarie.
In attesa di capire le vere motivazioni del “no” proseguono i tentativi di riappacificazione e di trovare in extremis un accordo che consenta di superare la tempesta e garantire al quartiere l’atmosfera natalizia che merita.