Genova – Arriverà martedì nel porto del capoluogo ligure la nave Geo Barents con a bordo 146 naufraghi salvati in mare al largo delle coste libiche e costretta a percorrere migliaia di chilometri n mare prima di poter sbarcare in un “porto sicuro” per le nuove regole imposte dal Governo italiano in palese violazione dei trattati internazionali.
A bordo donne e bambini che, invece di poter sbarcare ed essere soccorsi nel porto più vicino – nel “senso” dato dai trattati internazionali alla definizione “porto sicuro” dovranno restare giorni e giorni a bordo di una nave che non nasce certo per organizzare crociere.
Geo Barents era stata inizialmente diretta al porto di Civitavecchia ma poi le autorità italiane hanno disposto che il viaggio si allunghi di diverse centinaia di miglia, sino a Genova, con le organizzazioni umanitarie che denunciano che i provvedimenti servano in realtà ad allungare i viaggi per aumentare costi e difficoltà e lasciare di fatto “sguarnite” le zone dove avvengono i naufragi.
E la nave Geo Barents trasporta anche 11 corpi recuperati in mare durante il viaggio. Undici persone annegate in mare durante il viaggio della speranza verso l’Europa.