Genova – Ha salvato un bambino, praticando il massaggio cardiaco e le manovre di rianimazione dopo aver fermato in sicurezza il pullman che stava guidando ma per AMT non è sufficientemente motivata e quindi non diventerà un autista delle linee cittadine. Un nuovo colpo di scena per la vita di Isabel Benavides, l’autista di pullman di 48 anni balzata agli onori della cronaca per aver salvato la vita ad un ragazzino che viaggiava col il padre sul pullman che Benavides guidava tra Barcellona e Monaco di Baviera.
La donna, dimostrando un sangue freddo invidiabile, ha capito che qualcuno dei passeggeri era stato colpito da un grave malore e ha subito messo in pratica le procedure apprese in tanti anni di attività sui mezzi di Flixbus, la compagnia di trasporto privata per le lunghe percorrenze in pullman.
La donna ha fermato il mezzo in sicurezza, ha chiesto al secondo pilota di chiamare i soccorsi e di mantenere controllo e vigilanza del mezzo, e poi è corsa tra i passeggeri scoprendo che il bambino aveva avuto una crisi respiratoria molto grave ed aveva perso i sensi.
Senza perdersi d’animo aveva praticato il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale al piccolo sino all’arrivo dei soccorsi che lo hanno trasportato in ospedale.
In poche parole gli ha salvato la vita.
Circostanze che, mentre sui social le facevano attribuire la carica di “eroina”, per gli esaminatori di AMT chiamati a selezionare il nuovo personale per le linee dell’azienda di traporto pubblico non erano sufficienti a farne un candidato “sufficientemente motivato”.
Una vicenda che ha sollevato le perplessità di molti anche all’interno di AMT come nel caso di Claudio Piccardo, rappresentante UGL, che ha ammesso che: “le selezioni sono fatte in maniera assurda e può sembrare una beffa ma così sono andate le cose e non mi sorprende, visto che sulle modalità dei colloqui conoscitivi abbiamo sempre espresso molti dubbi”.
Intanto Isabel Benavides ha già ripreso i suoi viaggi con Flixbus. Guida pullman da vent’anni e ha due figli e certamente avrà altre occasioni di riconoscimento professionale ma sono in molti a pensare che Flixbus abbia fatto “un affare”, assumendola, mentre AMT abbia perso una occasione importante.