HomeGenovaCronacaLavagna, morta in spiaggia dopo visita in ospedale, due medici indagati

Lavagna, morta in spiaggia dopo visita in ospedale, due medici indagati

palazzo di Giustizia Tribunale GenovaGenova – Due medici dell’ospedale di Lavagna sarebbero indagati per la morte, in circostanze ancora da chiarire, di Marina Vaccaro, 64 anni, deceduta sulla spiaggia il giorno dopo essersi presentata in ospedale con sintomi che avevano fatto pensare ad un attacco cardiaco e che era stata invece dimessa.
Il magistrato che segue il caso ha disposto l’autopsia per accertare, con una approfondita relazione del medico legale, se la donna sia morta per un malore legato al problema per il quale si era rivolta all’ospedale o se, invece, sia intervenuto un altro fattore.
I familiari, che il giorno precedente al decesso, avevano accompagnato la donna in ospedale, chiedono che la Giustizia accerti se la congiunta poteva essere salvata e se, durante le visite mediche in ospedale, siano stati eseguiti tutti i controlli necessari ad accertare il tipo di patologia che si era presentata e che potrebbe non essere stata rilevata.
L’autopsia accerterà le cause del decesso e le eventuali relazioni con i sintomi lamentati il giorno precedente e che avevano spinto la donna ed il marito a presentarsi al pronto soccorso per poi essere rimandati a casa con una terapia sintomatica.
Una relazione per la quale potrebbe essere necessario un periodo di tempo prolungato anche perché si intende chiarire se gli esami e le visite effettuate sono state fatte nel modo corretto ovvero secondo le linee guida da seguire nel caso di un dolore toracico come quello lamentato da Marina Vaccaro il giorno precedente alla morte.
La donna, rimandata a casa, si era recata in spiaggia il giorno successivo e qui era stata colpita da un malore fatale che non le ha lasciato scampo.
Nel registro degli indagati ci sarebbero il cardiologo che ha affettuato la visita all’ospedale e il medico che ha firmato il referto e le dimissioni. Un “atto dovuto”, necessario a permettere una adeguata difesa e la nomina di periti di parte nel caso di esami irripetibili come appunto l’autopsia.
L’ipotesi di indagine è di omicidio colposo e a seconda dei risultati della perizia medico legale potrebbero essere in arrivo altre iscrizioni sul registro degli indagati.
Marina Vaccaro era molto conosciuta e stimata a Lavagna soprattutto per la sua ultradecennale attività di commerciante, in particolare con il panificio Balin, rilevato insiema al marito una ventina di anni fa.
I funerali potranno essere organizzati solo a chiusura degli esami medico legali e quando il magistrato che segue il caso autorizzerà la cerimonia.
A seguito del clamore della notizia della morte di Marina Vaccaro, la Asl4 aveva diffuso una nota nella quale difendeva l’operato dei medici e dell’ospedale.
«La signora Vaccaro – si legge nel comunicato dell’azienda sanitaria – si era recata il 6 agosto, alle ore 8, in pronto soccorso a Lavagna, riferendo dolore toracico aspecifico comparso la sera prima dopo avere fatto il bagno al mare. Dopo avere eseguito tutti gli accertamenti clinici e diagnostici conformemente ai protocolli prescritti (raggi, elettrocardiogramma, esami del sangue comprensivi degli enzimi cardiaci…), risultati tutti negativi, è stata somministrata terapia sintomatica e la paziente è stata dimessa intorno alle ore 14, rimandandola alla rivalutazione del medico curante con terapia al bisogno».

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui